Edizione, Alessandro Benetton a capo dell'azienda di famiglia

Giornata di avvicendamenti quella del 14 gennaio 2022, per la holding finanziaria Edizione, società che gestisce il patrimonio della famiglia Benetton. La novità è che l’assemblea della stessa holding ha designato come presidente del gruppo Alessandro Benetton, figlio del fondatore Luciano. «Sto per affrontare la sfida più grande della mia vita» ha dichiarato Alessandro Benetton, in un lungo video diffuso tramite il suo profilo Instagram.

Edizione è una holding finanziaria con partecipate che impiegano 67.000 dipendenti, una realtà enorme legata a doppio filo con la storia della famiglia Benetton, che nel passato ha saputo innovare ed essere all’avanguardia in tantissimi campi: dalla Formula 1 alla creazione di un grande gruppo nella ristorazione mondiale, passando per una comunicazione attenta alla diversità in tempi non sospetti, diventando così un marchio internazionale, un punto di riferimento italiano nel mondo. Oggi, il patrimonio della holding ammonta a circa 11 miliardi di euro.

«A dir la verità, io non pensavo mi sarei mai trovato qui. La domanda che potreste farmi è: “Tu dov’eri prima di oggi?” Lo sapete, il mio lavoro è un altro: mi occupo da 30 anni di 21 Invest. Quelli tra voi che mi seguono da più tempo, tra l’altro, sanno quanto io fossi contrario ad alcune cose rispetto al business di famiglia, tanto da dare anche le dimissioni da Presidente della Benetton, dopo un breve periodo di carica, come vi ho già raccontato tempo fa» racconta Alessandro Benetton, che poi spiega il perché del suo ritorno: «So bene che il cognome Benetton in questo periodo a tanti non piace. Sono stati fatti degli errori, alcuni molto gravi e non sto parlando solo del ponte Morandi, quella è una tragica conseguenza che peserà per sempre. Gli errori sono stati fatti prima, quando si è scelto di dare troppe deleghe alle persone sbagliate».

Una presa di coscienza netta da parte del nuovo leader uscito dalla celebre famiglia di imprenditori trevisani. Insomma, non è tutto oro ciò che luccica, e il figlio di Luciano sembra essersene reso conto: «Per questo oggi siamo qui a parlare della mia nomina a presidente, perché oggi ho visto un’occasione di discontinuità per reinterpretare l’approccio industriale che ci ha caratterizzato come famiglia nel tempo. Perché, quando mi è stata presentata l’occasione di poter avere un peso reale sulle decisioni del gruppo, ho scelto di coglierla».

 

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