Tampone obbligatorio per chi arriva in Italia. Federcamping: «Forte danno al turismo»

Tampone obbligatorio per chi arriva dall’estero: “Misura di salvaguardia, ma così si danneggia fortemente il turismo”. A dirlo è Alberto Granzotto, presidente nazionale di Faita-Federcamping, maggiore soggetto di rappresentanza delle imprese del turismo all’aria aperta che aderisce a Confturismo-Confcommercio.

Anche se nel periodo invernale il numero delle imprese del nostro comparto attive è limitato, Granzotto ne fa una questione di metodo, associandosi e sostenendo la posizione del ministro del Turismo Garavaglia, che si è detto sorpreso della misura restrittiva.

“Condivido la posizione del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca e dei colleghi di Confturismo Luca Patanè e di Fiavet Ivana Jelenich – afferma il numero uno di Faita – La decisione di rendere obbligatorio il tampone per chi arriva in Italia dall’estero rischia di azzerare le prenotazioni faticosamente conquistate nelle diverse località turistiche del nostro Paese, dalle città d’arte alla montagna. Le restrizioni sui flussi in arrivo è l’ennesimo colpo all’economia nazionale del turismo, un provvedimento emanato senza alcun preavviso, con la stagione sciistica già avviata”.

“L’Italia è tra i Paesi con i migliori risultati nella lotta alla pandemia, ma siamo anche quello con le maggiori restrizioni – aggiunge il presidente di Faita-Federcamping – Come spiega lo stesso ministro Garavaglia, il problema non è la misura in sé, ma l’assoluta impossibilità da parte degli operatori del turismo di programmare l’attività”. “Per dirla con Garavaglia: forse se ne sarebbe dovuto parlare di più”, conclude Granzotto.

Andrea Fasulo

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