Hyperloop, Veneto capofila in Europa per la sperimentazione del sistema ferroviario supersonico
Hyperloop, il sistema ferroviario tubolare supersonico in sviluppo, tra gli altri, anche da Elon Musk, arriverà in Veneto, con una sperimentazione sul trasporto merci. Si tratta della prima sperimentazione del sistema in Europa.
La Giunta regionale del Veneto ha approvato il Protocollo d’Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Regione del Veneto e Concessioni Autostradali Venete, per la sperimentazione della tecnologia HyperTransfer, sistema di trasporto terrestre per merci e passeggeri, ultra veloce, a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata completamente sostenibile ed a basso consumo di energia.
«L’approvazione di questo Protocollo segna un discrimine in materia di trasporti a livello nazionale ed europeo – dichiara il presidente della Regione Luca Zaia – Il Veneto è infatti la prima Regione in Europa ad avviare una simile sperimentazione volta a trasformare radicalmente la mobilità e le infrastrutture europee. Oggi si pongono le basi per un futuro in cui la tecnologia applicata alla mobilità consentirà di pensare alla connettività e alla sostenibilità non più come ad una ipotesi avveniristica ma come una realtà concreta e quotidianamente fruibile da parte di tutti i cittadini», conclude il Presidente Zaia.
«Si è giunti a questo Protocollo grazie a una significativa convergenza di obiettivi ed operatività instaurata con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili anche in ambito di pianificazione regionale e nazionale. – dichiara la vicepresidente
della Regione e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti – Se da un lato il MIMS è impegnato nell’individuazione di sistemi e tecnologie infrastrutturali alternativi che possano garantire gli obiettivi di innovazione, maggior efficienza ed utilità per la collettività, riduzione delle distanze nazionali ed internazionali e riduzione dei livelli di inquinamento, dall’altro la Regione intende valutare la realizzazione di infrastrutture alternative che possano favorire il collegamento di punti strategici regionali».
«Questo sistema di trasporto merci e passeggeri ultra veloce, a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata ed a basso consumo di energia permetterebbe il raggiungimento di primati in termini di velocità e capacità in grado di ridurre al minimo storico i tempi di percorrenza e dunque le distanze, di alimentare in larga parte il sistema attraverso fonti alternative di energia, limitando l’impatto ambientale e la presenza di mezzi pesanti nelle autostrade, contribuendo ad una maggiore sicurezza della rete di trasporto. Consentirà quindi di garantire gli obiettivi di innovazione, maggior efficienza ed utilità per la collettività, favorendo il collegamento tra i punti strategici regionali e nazionali. Lo studio dell’introduzione di un simile modello di trasporto ad altissimi livelli di efficienza energetica e tecnologica rappresenta per l’Italia un’opportunità di rilevanza internazionale di cui, come Veneto, siamo orgogliosi di essere promotori, attraverso la partecipata regionale Concessioni Autostradali Venete», conclude la vicepresidente.
Il Protocollo approvato prevede quindi l’avvio di una collaborazione per l’individuazione da parte di CAV dell’operatore economico dotato dei requisiti necessari al compimento delle analisi e delle relative fasi di studio, alla valutazione sulla fattibilità dell’intervento e allo sviluppo dei livelli progettuali ed eventuale realizzazione di un prototipo con sperimentazione su campo.
Il provvedimento rientra sia nell’ambito del piano strategico per l’Italia – volto a riformare il sistema infrastrutturale salvaguardando obiettivi come sostenibilità, innovazione, coesione sociale e digitalizzazione, condivisi con quelli dell’Unione Europea – sia nell’ambito del Piano Regionale dei Trasporti, che individua tra i propri obiettivi quello di promuovere e sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie per la mobilità, in particolare per il trasporto passeggeri e merci, in un contesto capace di integrare ricerca ed innovazione e promuovendo il coinvolgimento sinergico di attori pubblici e privati.