Fondazione Cariparo, 5,8 milioni di euro alla ricerca scientifica
Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo ha assegnato in questi giorni 5,8 milioni di euro alla ricerca scientifica, di cui 4 milioni al bando per la ricerca scientifica di eccellenza e 1,8 milioni ad un progetto di ricerca triennale della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata-VIMM.
Il bando per la ricerca scientifica di eccellenza ha visto la presentazione di 249 progetti riferiti a 3 macro aree: Scienze Naturali e Ingegneria (1,4 milioni di euro), Scienze della Vita (1,7 milioni di euro) e Scienze Umane e Sociali (900.000 euro). Al termine del processo di valutazione svolto da 3 commissioni, composte da 35 esperti, e 78 revisori internazionali, tutti rigorosamente esterni alla Fondazione, i 16 progetti – su 39 ammessi alla fase finale – che si sono aggiudicati il contributo spaziano dagli studi sulla sensibilità mitocondriale, alla connessione tra genoma e longevità, allo studio degli eventi climatici violenti e alle motivazioni psicologiche dell’agire umano, fino alla storia lontana del nostro territorio. Elevatissima la qualità dei lavori selezionati, molti dei quali hanno ottenuto dai revisori internazionali un punteggio superiore a 80/100.
I progetti saranno svolti da gruppi di ricerca con sede operativa nelle province di Padova e Rovigo, ma potranno lavorare anche in partnership con altre organizzazioni al di fuori di questi confini geografici. Per favorire la diffusione dei risultati all’interno della comunità scientifica, ciascun progetto prevede la realizzazione di un sito web dedicato e la pubblicazione open access dei dati prodotti.
L’elenco completo è consultabile sul sito della fondazione.
L’altro intervento significativo di 1,8 milioni di euro è andato, invece, a un progetto di ricerca triennale condotto dalla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata-VIMM. L’obiettivo dello studio è l’individuazione di terapie innovative per combattere le malattie legate all’invecchiamento del cervello, le malattie cardiache e i linfomi, apparentemente scollegate tra loro, ma in realtà legate da meccanismi di base sottostanti. L’invecchiamento della popolazione sta infatti aumentando l’incidenza di numerosi disturbi e in particolare delle malattie neurodegenerative, delle malattie cardiovascolari e delle malattie neoplastiche, con effetti deleteri sulla qualità della vita delle persone colpite e costi sempre più elevati per la sanità pubblica.
«La Fondazione ha investito e continua ad investire – sottolinea il presidente della fondazione, Gilberto Muraro – in maniera importante nella ricerca scientifica perché ritiene che sia un asset imprescindibile per lo sviluppo della società. Il nostro territorio ha senza dubbio delle eccellenze in questo ambito, di tipo umano e organizzativo. L’abbondanza e la qualità dei lavori scientifici confermano una considerevole capacità creativa e produttiva da parte dei ricercatori. Donne e uomini che con determinazione e caparbia dedicano la loro vita a trovare soluzioni affinché ciascuno di noi possa vivere meglio».