Al via l'ITS Fashion Sustainability Manager. Tra i partner: Bottega Veneta, Marzotto, OTB

Parte nel Vicentino il primo ITS in Italia esclusivamente dedicato alla sostenibilità nella settore della moda e che andrà a formare la figura del Fashion Sustainability Manager.

“Abbiamo sentito l’esigenza fortissima di promuovere questo percorso – spiega Michele Bocchese, Presidente della Sezione Moda e Tessile di Confindustria Vicenza perché l’attenzione dell’impatto ambientale dei prodotti e delle lavorazioni di moda sono un tema cardine da oltre un decennio e, francamente, sono davvero pochi i percorsi formativi in grado di dare una preparazione specifica per il nostro settore. Le aziende stanno cercando persone appassionate di moda e sostenibilità, ma che siano anche competenti e tecnicamente preparate. Un corso come questo offrirà certamente la chance a tutti i giovani che vi parteciperanno di entrare in un settore meraviglioso e guidare questo importantissimo percorso verso la sostenibilità”.

Si tratta quindi di una figura ricercatissima da tutte le aziende della filiera, dalle aziende del tessile ai brand di moda più prestigiosi fino ai produttori di accessori. Non a caso sono partner di questo ITS realtà quali OTB (Diesel, Marni, Maison Margiela, Viktor&Rolf, Jil Sander, Staff International, Brave Kid), Bottega Veneta, Xacus e produttori
che collaborano con i migliori marchi al mondo come Marzotto group, Lanificio BottoliAtelier Stimamiglio, Maglificio Miles e molte altre.

“Siamo molto felici di sostenere il primo ITS dedicato esclusivamente alla sostenibilità nel settore della moda, due dimensioni che devono ormai necessariamente intrecciarsi ed essere capaci di creare valore condiviso per le persone, l’ambiente e il territorio. Come OTB, siamo convinti che continuare a formare i giovani talenti nelle professioni del futuro sia un aspetto fondamentale per lo sviluppo e la sostenibilità del nostro settore”, ha commentato Sara Mariani, Chief Sustainability Officer del gruppo OTB.

La collocazione di questo ITS nel cuore del Veneto, non è casuale, sia perché l’industria tessile e moda è particolarmente importante in questa parte del paese, come testimoniano le aziende partner; sia perché la richiesta di personale specializzato è molto superiore a quanto riesce ad offrire il “mercato della formazione”, anche a causa di un ricambio generazionale in pieno svolgimento (nel 2018, ultimo dato rilevato, degli oltre 60.000 addetti impiegati in Veneto nel settore, un terzo ha un’età superiore ai 50 anni).

Ma la location del corso ha, inoltre, la particolarità di essere situata nel comune di Valdagno in quanto, oltre che nel locale Istituto Tecnico Industriale “Marzotto-Luzzatti”, parte dei corsi si svolgeranno nella sede storica di una delle aziende tessili più importanti d’Europa: Marzotto Group, realtà nata nel 1836 e che attualmente occupa oltre 3600 persone in 10 stabilimenti produttivi in Italia e 5 all’estero. L’azienda, poi, mette a disposizione degli studenti fuori sede delle soluzioni residenziali nelle palazzine che ospitavano i propri dipendenti. Si tratta, per Marzotto, di proseguire un impegno sociale che ha origini lontanissime quando, già alla fine degli anni 20 del Novecento, con il cosiddetto modello di “Città Sociale”, l’azienda costruì i più importanti servizi socio-assistenziali (abitazioni, ospedali, campi sportivi etc…) per i lavoratori, le loro famiglie e la cittadinanza tutta; strutture tutt’ora utilizzate.

“Evolvere la gestione di un’azienda per renderla più sostenibile significa imporre cambiamenti radicali che hanno impatto, in modo trasversale, su tutte le realtà della filiera manifatturiera, e soprattutto richiede un profondo e repentino cambiamento di mentalità delle persone che vi lavorano – spiega Davide Favrin, Amministratore Delegato Gruppo Marzotto -. In Italia, oggi, rispetto ad altri Paesi europei, c’è ancora un gap tra le competenze tecniche. Con gli ITS, che permettono di aprire le porte delle diverse realtà aziendali ai giovani studenti permettendo loro di capire dall’interno le logiche di gestione, di conoscerne in maniera approfondita i processi produttivi e di identificare le modalità di intervento per ridurne l’impatto ambientale e sociale è sicuramente il modo più efficace per costruire innovative figure professionali di alta qualità”.

Il corso, di durata biennale (2.000 ore, tra ottobre e maggio, dal lunedì al venerdì in orario pomeridiano), sarà rivolto ad un massimo di 25 studenti la cui selezione avverrà venerdì 24 settembre che si alterneranno in attività didattiche in aula e tirocini aziendali (400 ore all’anno).

Sono sei le aree di formazione. Si va dalle conoscenze ad ampio spettro (dall’inglese tecnico per la moda all’analisi PEST e dei rischi socio-ambientali, per un totale di 222 ore); al management per la sostenibilità (274 ore); dai principi e metodi per la sostenibilità (264 ore) alla sostenibilità dei materiali (160 ore); dalla sostenibilità dei processi industriali nella filiera (170 ore) fino al marketing e al reporting (110 ore).

Le diverse tematiche verranno affrontate attraverso lezioni frontali, visite a imprese e laboratori, workshop e seminari con ospiti esterni. Ogni area tematica sarà inoltre animata da un tutor con comprovata esperienza settoriale, a cui spetterà la gestione delle proposte didattiche dell’area e i relativi rapporti tra docenti e allievi.

In un ambito, quello della moda, che più di ogni altro rappresenta il “bello e ben fatto” italiano, il corso permette di confrontarsi con un ambiente fatto di grandissime prospettive in un contesto internazionale, in virtù anche dei partner, che possono rappresentare un primo sbocco occupazionale.

Gli studenti interessati, in possesso almeno di un diploma di scuola superiore, devono presentare domanda visitando il sito dell’ITS Cosmo (https://www.itscosmo.it/fashion-sustainability-manager) che, con il Comune di ValdagnoConfindustria VicenzaConfartigianato Vicenza e Fondazione Palazzo Festari, hanno dato vita a questa opportunità di formazione e impiego nel mondo della moda.

 

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