Nuovo ospedale di Padova, la Regione finanzia un'opera da quasi 600 milioni
Con l’inserimento nel bilancio regionale di una spesa di quasi 300 milioni di euro, il progetto del nuovo ospedale di Padova entra nel vivo. Ieri il presidente della Regione Luca Zaia, assieme all’assessora alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha illustrato il quadro economico dell’opera destinata a rivoluzionare, oltre che il quartiere est del capoluogo euganeo, anche tutto il panorama della sanità regionale.
«Il provvedimento approvato oggi in Giunta è importante perché di fatto dà l’avvio alla realizzazione del nuovo ospedale di Padova Est-San Lazzaro», ha detto Lanzarin. «Con il recepimento dello studio di prefattibilità che individua i costi dell’intera struttura e la tipologia di finanziamento, l’opera si avvia ad essere realtà».
Il nuovo ospedale, un progetto da 590 milioni
Il progetto prende il via nel 2017 con la sottoscrizione di un accordo tra la Giunta regionale e il Comune di Padova. Il nuovo polo della salute sarà parte del sistema dell’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova. La regione riqualificherà l’attuale policlinico di via Giustiniani, inclusa la porzione che verrà dismessa per la realizzazione del Parco delle Mura. Al Monoblocco rimarranno attivi 719 posti letto, a cui se ne aggiungeranno i 963 del nuovo ospedale a San Lazzaro, che si estenderà su una superficie complessiva di 192 mila metri quadri.
«Il nuovo polo ospedaliero e il già esistente ospedale Giustinianeo avranno complessivamente una dotazione di 1.732 posti letto», sottolinea Lanzarin. «Sarà un ospedale non solo all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e per l’elevato livello di specializzazione nelle varie discipline mediche, sarà un riferimento clinico che avrà una valenza regionale, nazionale e internazionale, confermando quella che da sempre è la vocazione naturale della sanità padovana».
Il quadro economico è stato definito con lo studio di prefattibilità, e prevede una spesa complessiva di 590 milioni di euro, di cui 481 per i lavori, e 109 per le attrezzature.
Tramite l’Università di Padova la Regione nei mesi scorsi aveva definito tre scenari di finanziamento possibili: un partenariato pubblico-privato, la stipula di un contratto di locazione con INAIL, che avrebbe finanziato l’opera e mantenuto la proprietà, e un finanziamento interamente a carico della Regione, con normale gara d’appalto. È stata scelta quest’ultima opzione: la regione ha messo a bilancio una spesa di 290 milioni di euro, mentre ricorrerà a un mutuo bancario per i restanti 300 milioni.
Il cronoprogramma
A maggio 2021 è stata indetta la procedura di gara per l’affidamento del servizio di ingegneria e architettura per la realizzazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, con opzioni per la realizzazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo, e della direzione dei lavori.
Alla scadenza del 5 luglio sono pervenute 8 offerte, attualmente in fase di verifica. L’aggiudicazione del servizio per la realizzazione del progetto esecutivo è prevista entro il 2021. Entro il prossimo anno dovrebbe concludersi la progettazione definitiva. Entro il 2023 dovrebbero essere assegnati i lavori, che partirebbero così a cavallo tra il 2023 e il 2024.
Zaia e Giordani: «Commissariare l’opera per dimezzare i tempi»
I lavori, in condizioni normali, si protrarrebbero per 8-10 anni, ma Zaia ha altri piani. «Rivolgo un appello al presidente Draghi perché si metta una mano sulla coscienza e trovi la soluzione per accorciare le procedure», ha detto ieri in conferenza stampa. «I tempi si dimezzano con la nomina di un commissario ad hoc, di alto profilo giuridico e morale, scelto dal governo».
A Zaia ha fatto subito eco il sindaco di Padova, Sergio Giordani: «Ora serve fare presto, non c’è tempo e dobbiamo recuperare quello perduto – ha dichiarato ieri – ecco perché con la massima convinzione e determinazione mi associo all’appello del presidente Zaia al Governo perché sia imboccata nella massima trasparenza la via commissariale. Siamo in emergenza sanitaria, dimezzare i tempi di realizzazione dell’ospedale ha un valore inestimabile in termini di salute per i padovani e io mi batterò in ogni sede per questo».
Soddisfazione per il passo in avanti verso la realizzazione dell’ospedale anche da Palazzo Bo. «Si tratta di un’opera moderna cui l’Università ha creduto fermamente e alla cui ideazione ha partecipato fin dall’inizio mettendo a disposizione tanto le proprie competenze scientifiche e assistenziali, quanto la propria passione e determinazione», ha chiosato il rettore Rosario Rizzuto. «Per tutti questi motivi per noi questa è una grande giornata: siamo quindi felici di questo passaggio e continueremo a essere presenti in tutti i momenti della realizzazione e della messa in funzione di un’opera così importante».
Foto: uno dei rendering delle possibili alternative progettuali