Maltempo senza tregua: grandine e pioggia mettono in ginocchio l'agricoltura
Doppia dose di grandine sulla Pedemontana da Asiago fino ad Asolo. A distanza di pochi giorni il maltempo si abbatte nuovamente sulla fascia collinare asolana colpendo ulivi, mais, vigneti, ortaggi e piante da frutto. Palle di ghiaccio che insieme alla forte intensità e alle forti raffiche di vento fanno salire a decine di milioni di euro il conto dei danni nelle campagne.
Lo comunica Coldiretti Veneto confermando che questa è una pazza estate con l’ultima perturbazione che ha investito a macchia di leopardo le regioni del Nord Italia con violenti nubifragi e grandinate. Dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo emerge che sono stati cancellati interi raccolti di mais, frutta e ortaggi ma anche i pascoli in alpeggio dove gli allevatori portano le mandrie durante il periodo estivo.
Maltempo, un estate che non da tregua
Si tratta solo dell’ultimo capitolo di una estate segnata fino ad ora da ben 789 eventi estremi tra bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e temporali violenti lungo tutta la Penisola. E tra gli eventi estremi – precisa la Coldiretti – sono praticamente triplicate le grandinate con 11 tempeste di ghiaccio al giorno dall’inizio dell’estate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La caduta della grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle colture prossime alla raccolta con danni irreversibili che fanno perdere un intero anno di lavoro. In pochi minuti c’è chi si è visto distruggere dai chicchi di ghiaccio fino al 100% del lavoro di un anno con drammatiche conseguenze sui bilanci delle aziende agricole.
«Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Per affrontare i danni causati dagli eventi estremi che stanno devastando le campagne italiane servono strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia» commenta e conclude Coldiretti.