Scuola, la Regione cambia idea: in classe dal 13 settembre all'8 giugno

Dietrofront della Regione sulla riapertura delle scuole: scongiurato il rientro in classe per ottobre, il calendario scolastico torna ad essere quello tradizionale, da settembre a giugno.

«La decisione della giunta è che per il primo e secondo ciclo le lezioni inizieranno il 13 settembre. Le scuole finiranno l’8 giugno. Le scuole dell’infanzia iniziano sempre il 13 e finiranno le lezioni il 30 giugno. Le vacanze natalizie saranno, invece, belle importanti: dal 24 dicembre all’8 gennaio, che è sabato, quindi con rientro a scuola il 10» così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando nel corso di un punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera ha annunciato il cambio d’idea delle istituzioni regionali: tra interessi del mondo turistico e disagi per l’intera comunità, alla fine hanno prevalso quest’ultimi.

La vicenda

Un cambio di posizione durato meno di 24 ore: nella giornata di ieri 5 luglio, infatti, a poco meno di tre settimane dall’ufficializzazione del calendario scolastico, Zaia aveva comunicato l’ipotesi di far ripartire le lezioni a fine settembre anziché a metà mese, come previsto. Il governatore aveva dichiarato: «Abbiamo fatto una delibera ‘aperta’ per spostare la data. Alla base della valutazione c’era la richiesta delle aziende legate al turismo di poter sfruttare al massimo la stagione e tentare una ripresa dopo la crisi legata alla pandemia».

Nelle ore seguenti, però, il cambio di rotta: secondo la Regione  la ricaduta sulla comunità sarebbe molto pesante: «Vi sono stati confronti tra l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Elena Donazzan, e l’Ufficio scolastico regionale per fissare la data. Lavoro non semplice perché coinvolge centinaia di migliaia di persone fra studenti, famiglie, professori, personale Ata e amministrativo».

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