Sostenibilità: «scelta consapevole» che rafforza il business delle Pmi

L’attenzione alla sostenibilità per  imprese e Pmi dev’essere sempre più un approccio strategico, una scelta da eseguire in modo consapevole, un percorso che sappia coniugare sia il dovere etico che l’umanità ha sia nei confronti della Terra e delle nuove generazioni sia nei confronti del mercato, dove al giorno d’oggi una mancanza di cultura aziendale in questo campo equivale ad una perdita significativa di fiducia e credibilità.

Questo è quanto emerso nell’Innovation Stories di martedì 15 giugno, evento digitale nel quale si è discusso in maniera approfondita del significato del termine sostenibilità in ambito aziendale.  Il dibattito, moderato da Domenico Lanzilotta, direttore di Veneto Economia, ha visto discutere diversi esperti del settore che si sono alternati per fornire una panoramica quanto più ampia su una tematica al giorno d’oggi così influente sia a livello mediatico che a livello economico.

Hanno preso parte all’evento: Luigi Bazzolo, Ceo di Vebi Istituto Biochimico, un’azienda solida e flessibile che si distingue sul mercato internazionale per innovazione, capacità produttiva e distribuzione capillare, una realtà radicata nel territorio veneto, che parte dalla biochimica per sperimentare, produrre e commercializzare soluzioni legate all’igiene, alla salute e alla bellezza; Gloria Milan, di ICDLAB Sostenibilità e Comunicazione, una delle autrici che ha contribuito a scrivere il «Libro bianco sulla comunicazione ambientale», un volume che tratta la comunicazione ambientale indagata, per la prima volta, con un approccio metodologico multidisciplinare, nella sua complessità, dai processi di formazione e riconoscimento professionale alle dotazioni strumentali all’interno dei singoli ambiti applicativi; Alessandro Manzardo, professore di Ingegneria Industriale all’Università di Padova e Carlo Valerio, presidente di Confapi Associazione delle Piccole e Medie Imprese.

Cosa si intende per sostenibilità aziendale?

«Quando si parla di sostenibilità, si deve far riferimento alla sensibilità che noi come imprenditori dobbiamo avere nel compiere le giuste scelte per preservare il pianeta, che negli ultimi cinquant’anni ha subito cambiamenti di cui non possiamo non tener conto. L’essere sostenibili significa perseguire determinati obiettivi, compiere scelte strategiche che devono rispettare dei parametri, permettendoci di capire immediatamente se la linea aziendale che si sta perseguendo è corretta o meno. In Ue, tuttavia, le normative affinché l’attenzione all’ambiente aumenti sono numerose, quindi avere gli strumenti e le capacità per rispettarle in maniera virtuosa significa riuscire a mantenere salda la propria posizione aziendale nei mercati di riferimento» così Luigi Bazzolo, Ceo di Vebi ha espresso la visione del concetto di sostenibilità dal punto di vista della sua azienda.

Concetti a cui hanno fatto eco le parole di Gloria Milan, di ICDLAB Sostenibilità e Comunicazione: «La sostenibilità sostanzialmente è un approccio, un insieme di scelte consapevoli che le aziende fanno e con cui devono essere coerenti, in quanto andranno a influenzare tutto la pianificazione del business model. La capacità di una azienda di essere sostenibile si articola su tre livelli: l’aspetto sociale, ambientale ed economico. Riuscire a perseguire al meglio gli obiettivi di questi tre punti nella loro totalità significa aumentare e consolidare la fiducia e la reputazione dell’impresa agli occhi degli stakeholders, rafforzando la posizione del gruppo nei mercati, dove queste tematiche hanno al giorno d’oggi un ruolo di primo piano».

Sostenibilità e innovazione, due concetti spesso accostati o di cui si tende ad abusare, temi su cui ha fatto chiarezza Alessandro Manzardo, professore di Ingegneria Industriale all’Università di Padova: «Scegliere di essere sostenibili significa scegliere di innovare, in quanto innovazione e sostenibilità vanno di pari passo. Innovare significa scegliere un metodo, stabilire dei parametri, adoperarsi per raggiungere i propri obiettivi e misurarli correttamente per capire se la strategia che si sta adottando sta migliorando l’azienda nella maniera corretta. Una prova della vicinanza di questi due concetti possiamo vederla nella creazione dell’Ecodesign, nella ricerca di un innovazione funzionale ed estetica, ma in chiave sostenibile, non solo per stabilizzarsi sul mercato, ma per poter sviluppare ulteriormente nuovi livelli di competenze».

Durante l’evento è poi stato introdotto da Carlo Valerio, presidente di Confapi Associazione delle Piccole e Medie Imprese, un concetto chiave per le finalità dell’incontro: il ruolo dell’etica nel perseguimento della sostenibilità aziendale: «La sostenibilità è sì visione, approccio, strategia, ma non solo: sostenibilità è anche etica. Il primo passaggio che ogni azienda o pmi deve fare per implementare la propria propensione alla sostenibilità e adottare un codice etico, che chiarisca pratiche, obiettivi e norme per far sì che questa visione diventi realtà operativa. Al giorno d’oggi gli imprenditori hanno due modi per approcciarsi alla tematica: la spinta persona e la spinta indotta dalle normative istituzionali, due approcci che collaborando possono amplificare gli effetti di questa tendenza, migliorando sia le aziende stesse sia la società nel suo insieme. Non sottovalutiamo il valore dell’etica».

Per chi volesse rivedere l’evento completo, è possibile recuperarlo in versione integrale sia qui sotto sia al link: https://bit.ly/2UctS1Z

 

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