Attacco in Sud Sudan: morti due operatori del «Cuamm Medici con l'Africa»

Un agguato in Sud Sudan contro il convoglio di una delle organizzazioni non governative maggiormente impegnate sul fronte della salute, l’italiana Medici con l’Africa Cuamm, è costato la vita a due operatori. Un nutrizionista e un autista locali, nella contea di Yirol West, nel Lakes State, infatti, non sono riusciti a scappare e son caduti nell’imboscata. Il tutto è accaduto lunedì 7 giugno:  hanno perso la vita il 35enne Moses Maler e il 31enne Abraham Gulung.

Morti due operatori Cuamm in Sud Sudan: il dettaglio

«Moses Maker, 35 anni, lavorava con Medici con l’Africa Cuamm come nutrizionista», spiega in una nota l’Ong italiana. «Inizialmente impegnato nella contea di Cuibet, si era poi trasferito a Yirol – aggiunge l’organizzazione –. Era incaricato di organizzare e supervisionare tutte le attività relative alla prevenzione e al trattamento della malnutrizione acuta. In particolare, si è occupato dell’integrazione dei servizi nutrizionali nel pacchetto dell’assistenza sanitaria di base presso le strutture periferiche e all’interno delle comunità nelle contee di Yirol West e Yirol East».

Abraham Gulung lavorava invece per Medici con l’Africa Cuamm come autista. «Ha supportato tutte le attività messe in atto dal personale Cuamm in collaborazione con l’Ufficio sanitario di contea di Yirol West – spiega l’Ong –, accompagnando le visite di supervisione alle strutture sanitarie periferiche e la distribuzione di farmaci e supplementi nutrizionali nell’ultimo miglio». Attività cruciali in un territorio devastato da insicurezza alimentare e conflitti. «Moses e Abraham viaggiavano insieme per valutare il lavoro svolto in alcune strutture e per predisporre le scorte di supplementi nutrizionali prima della stagione delle piogge. Erano al servizio della loro gente, con passione, spirito di sacrificio e dedizione – sottolinea il Cuamm –. La loro perdita è una grande tragedia che colpisce la famiglia del Cuamm e il nostro servizio in un Paese che speriamo trovi presto stabilità e un percorso di autentica e duratura pacificazione».

Zaia: «Rivolgo le più sentite condoglianze del Veneto solidale»

«A Don Dante Carraro e ai suoi straordinari volontari rivolgo le più sentite condoglianze del Veneto solidale e mie personali. I due caduti aiutavano bambini e bisognosi. Per questo la loro morte è la più straziante». Così, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime al Cuamm di Padova il suo cordoglio per l’uccisione di due suoi uomini, di nazionalità del Sud Sudan, dove
sono caduti, colpiti da una raffica di arma da fuoco.

«La Regione Veneto – aggiunge Zaia – ogni volta che è stato possibile ha affiancato Don Dante e il Cuamm in molte iniziative umanitarie, spesso mettendo a disposizione con condivisione e convinzione le sue migliori forze, in campo sanitario e non. Per questo – conclude – quelle pallottole hanno colpito anche noi veneti, nel più profondo del cuore».

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