Cna Veneto, segnali di ripresa dall'export: previsioni al +14% per il 2021

Le previsioni secondo i dati dell’Osservatorio Economia e Territorio CNA Veneto: nonostante il segno negativo del 2020, il settore delle esportazioni è quello che ha iniziato a mostrare segni di ripresa già con la fine del 2020 con +1,5 mld di euro. Le attese sono del +13,9% per il 2021, e del + 7,9% per il 2022. Ribon, Segretario CNA Veneto: «Già nell’ultimo trimestre del 2020 i primi segnali di ripresa. Puntare sull’export con azioni concrete di ripartenza per potenziare l’economia del Veneto».

Nella débâcle del sistema economico veneto causata dal Covid 19 durante il 2020, sono da cogliere tuttavia alcuni incoraggianti segnali, tangibili già in questi primi mesi del 2021, sui quali è necessario concentrare azioni concrete di spinta per la ripresa economica della regione. Uno di questi è rappresentato da una analisi dei dati relativi all’Export, come si evince dai risultati dello studio effettuato dall’Osservatorio Economia e Territorio per CNA Veneto condotto dal Centro Studio Sintesi.

I dati

Una ripresa iniziata già dal quarto trimestre 2020, (con +1,5 miliardi di euro), dopo un calo di oltre 5,3 miliardi di euro registrato nei primi mesi di lockdown (-8,2%). Le previsioni annuali per il 2021 sono tuttavia confortanti: +13,9 per il 2021; +7,9 per il 2022 (elaborazioni dati Prometeia).

Nell’analisi specifica dei dati del manifatturiero, mettendo a confronto le variazioni rispetto al 2019 (elaborazione dati Istat-Coeweb), tra il 2019 ed il 2020 le esportazioni dei comparti manifatturieri in Veneto fanno registrare una caduta dell’8,6%. La flessione interessa tutte le attività compreso l’agroalimentare (-1,6%); l’unica eccezione riguarda la chimica-gomma-plastica (+9%) comparto che include la farmaceutica, dato comprensibile se si considerano le necessità sanitarie determinate dalla pandemia. Tra quelli maggiormente colpiti figurano il Sistema Moda, Meccanica, Sistema Casa e Altre produzioni.

Per l’Agroalimentare da gennaio-dicembre 2020 si è passati da  6.276 mln euro del 2019 al saldo periodo  6.174 (-101 milioni di euro); Sistema moda da 10.790 del 2019 a 9.529 del 2020 (- 1.261); Sistema casa da 4.831 del 2019 a 4.378 del 2020 (- 452); Chimica-gomma-plastica da 5.647 del 2019 a 6.155 del 2020 (+ 507 mld); Metallurgia e metalli da 6.597 del 2019 a 6.054 del 2020 (-543); Meccanica da 21.692 del 2019 a 19.599 del 2020 (-2.094); Altre produzioni da 7.612 del 2019 a 6.085 del 2020 (- 1.526).

Ribon: «Fiducia nel 2021»

«Il Pil ha fatto segnare una caduta senza precedenti perché ci avviciniamo al 9% in meno rispetto al 2019 (-8,9%) – spiega Matteo Ribon Segretario CNA Veneto commentando i risultati del terzo Focus dell’Osservatorio Economia e Territorio ­–, ma su questo dato va precisato che rispetto alle prospettive per il 2021 ci si attende una crescita del 5% che non consentirà di recuperare quanto perso nel 2020, ma ci porterà ad avvicinarci alla soglia pre-pandemia. Quello dell’export è uno degli indicatori più significativi per comprendere l’impatto del Covid sull’economia del Veneto in particolare se lo confronta con i dati relativi all’impatto del virus sull’economia delle principali regioni europee».

«Il Covid ha causato un calo significativo, si parla di 5 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, ma già dalla seconda parte del 2020 si è registrata una crescita delle esportazioni che dovrebbe irrobustirsi anche per il 2021. Le attese sono del 13% in più che anche in questo caso ci avvicinerà ai livelli pre-pandemia. Negli ultimi due trimestri nella ultima parte dell’anno c’è stata comunque una lentissima ripresa sui cui puntare con concrete azioni di ripartenza anche per i comparti più penalizzati quali Sistema Moda e Meccanica, sperando nel prosieguo veloce della campagna vaccinale per poter guardare con maggior ottimismo alla ripresa del sistema economico veneto.»

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