Veneto, 700mila studenti tornano a scuola: 1500 corse in più per i mezzi pubblici
Covid, oggi 7 aprile riaprono le scuole venete, rientro in classe per quasi 700 mila studenti: organizzate 1573 corse aggiuntive con 487 mezzi pubblici in più. Mercoledì 7 aprile con il ritorno ufficiale in zona arancione della Regione riaprono le scuole e riparte la didattica in presenza (al 50%) per le scuole secondarie di secondo grado di tutta la Regione.
Oltre all’organizzazione scolastica in capo all’Ufficio Scolastico Regionale, anche le aziende di trasporto hanno riprogrammato i loro servizi al fine di garantire il trasporto pubblico, anche per gli studenti, in modo adeguato ed in assoluta sicurezza.
Il sistema di trasporti pubblici per la ripartenza della scuola
Le attività di trasporto infatti devono fare in conti con le norme vigenti in materia di capacità massima dei mezzi, limitata al 50% dei posti normalmente utilizzati e pertanto sono stati attivate le corse aggiuntive ed integrato il supporto di personale a terra, in coerenza con quanto già pianificato nell’ambito dei tavoli di lavoro coordinati dai Prefetti. Si riporta di seguito la sintesi delle forze aggiuntive messe in campo per ciascun bacino.
Sui banchi delle scuole venete torneranno quasi 700 mila fra bambini e ragazzi (683.792). Dai nidi alla fine del primo ciclo, vale a dire la terza media, parliamo di 576.970 bambini. Alle superiori ci vanno 213.644 mila ragazzi ma, in questo caso, la presenza, a rotazione, è stata stabilita al 50%, quindi 106.822.
I numeri, e di conseguenza la logistica, sono però mastodontici. Il sistema scolastico regionale però, forte dell’esperienza dei mesi preceenti, si dice già pronto. Prima dello stop del 15 marzo, dal trasporto scolastico agli spazi nelle aule, tutto era stato messo a punto al meglio e, quindi, assicura Palumbo «stavolta partiamo già pronti». Alla ripartenza, infatti, sono state confermate tutte le disposizione già stabilite prima del 15 marzo e della zona rossa: corse aumentate, numeri contingentati e controlli alle fermate. Nella speranza che la ripartenza sia definitiva, in quanto i continui stop and go rischiano di influenzare l’efficacia dell’anno scolastico.
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