Pioggia e vento, stato d'allarme in Veneto

Meteo, stato d’allarme in determinate zone della regione in questi giorni di forti precipitazioni. La perturbazione che sta interessando il Veneto ha spinto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione a dichiarare lo Stato di Attenzione per Criticità Idrogeologica dalle ore 14.00 di lunedì 12 aprile alle ore 14.00 di martedì 13 su alcuni bacini idrografici del Veneto, e l’allerta gialla per pericolo valanghe su Dolomiti e Prealpi. Lo Stato di attenzione è dichiarato sui bacini Piave-Pedemontano; Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Basso Brenta-Bacchigione; Basso Piave-Sile -Bacino Scolante in laguna.

Allerta meteo in Veneto: i rischi in Regione

Le previsioni indicano tra lunedì mattina e martedì mattina tempo perturbato con precipitazioni estese e persistenti specie tra il pomeriggio-sera di lunedì e le prime ore di martedì quando saranno probabili anche rovesci o locali temporali. Quantitativi in genere consistenti specie tra alta pianura e Prealpi/Dolomiti meridionali dove potranno risultare anche abbondanti. Limite nevicate inizialmente intorno ai 1700 m sulle Dolomiti e i 2000 m sulle Prealpi, in abbassamento dal pomeriggio di lunedì fino ai 1000 m circa sulle Dolomiti e 1200/1400 m sulle Prealpi in serata.

Venti inizialmente moderati/tesi di Scirocco sulla costa e tesi a tratti forti meridionali in quota, in rotazione verso sera dai quadranti settentrionali con rinforzi di Bora sulla costa. Nel corso di martedì fenomeni in progressivo diradamento e attenuazione. Probabile fase più perturbata e intensa tra il tardo pomeriggio di lunedì e le prime ore di martedì quando saranno possibili anche rovesci o locali temporali specie su Prealpi e pianura e con quantitativi complessivi che potranno essere concentrati in 12 ore circa.

Per quanto riguarda il bollettino valanghe, le previsioni indicano 55-85 cm di neve fresca da domenica a martedì con 35-45 cm nella sola giornata di lunedì a 2000 m di quota, con limite neve/pioggia inizialmente a 1200-1400 m per poi risalire a oltre 1700-1900 m e ridiscendere a 700-1000 martedì. Con questa situazione sono possibili scaricamenti e valanghe di slittamento di neve fresca lungo i pendi ripidi erbosi fra i 1600-2000 m specie nelle esposizioni meridionali. Oltre i 1600 m, specie lungo i versanti in ombra con vecchia neve invernale, sono possibili scaricamenti, valanghe superficiali di neve recente e singoli distacchi di grandi valanghe lungo i pendii canaloni e versanti molto ripidi. L’attività valanghiva potrà interessare le vie di comunicazione in quota. Da lunedì e per alcuni giorni, il pericolo sarà 3-marcato oltre i 1500 m di quota, in possibile locale aumento a 4-forte.

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Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio, che è tornato a farsi sentire fortemente in questi giorni. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

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