Dall'informatica al benessere psicofisico, le opportunità targate «Desklab» per combattere la pandemia

Un laboratorio sulla salute e il benessere psicofisico – così tanto messo a prova dalla pandemia – oltretutto in un’oasi di verde urbano, il parco Milcovich nel quartiere Arcella di Padova. Un corso di italiano per persone straniere (già full), un approfondimento sulla conoscenza dell’informatica finalizzata alla ricerca, e magari alla conquista, di un lavoro. Declinazioni diverse di un progetto unico, «Desklab – è resilienza di comunità» (qua info sulla pagina facebook).

Un progetto nasce durante un periodo segnato dall’emergenza sanitaria e dalle disposizioni messe in atto per contenerla che hanno radicalmente cambiato la quotidianità di ciascuno di noi. I mesi passati, specialmente quelli di lockdown, hanno amplificato vulnerabilità sociali già presenti tra una fascia di popolazione come persone migranti, persone senza fissa dimora, donne, lavoratrici/tori di strada, vittime di tratta, persone Lgbtqi, persone e famiglie in stato di povertà. Queste premesse hanno spinto le associazioni proponenti a presentare un percorso il cui obiettivo generale è di offrire supporto ad ampio spettro a situazioni di complessità sociale che sono nate o riacutizzate durante la pandemia da Covid19 che avrà la durata di un anno.

Il progetto articolerà i suoi interventi di supporto, consulenza e orientamento toccando i temi del lavoro, della salute, della casa e della solidarietà che sono emersi dal lavoro quotidiano dei singoli partner. Sono in partenza quindi sportelli dedicati alla consulenza e all’orientamento lavorativo, uno sportello pratico di ausilio alle procedure e all’informazione in ambito sanitario sportelli di supporto alle famiglie di persone Lgbtqi . Inoltre sono previsti nel corso dell’anno di progetto anche laboratori di lingua italiana, di informatica di base, di empowerment femminile e sulla prevenzione e la salute, percorsi teatrali e laboratori di orientamento al lavoro.

Capofila di progetto è l’associazione Mimosa, mentre i partner coinvolti sono le associazioni Razzismo Stop, MetaArte, Arcigay Tralaltro Padova, SatPink Padova e Verona, la consulta del volontariato di Padova e con la collaborazione di della libreria Limerick, il Csv Di Padova e Rovigo, e la Cooperativa Sociale Equality. La realizzazione del progetto è possibile grazie al finanziamento della Regione Veneto e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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