Veneto, aiuti di Stato: 12 miliardi per le imprese

Aiuti di Stato: nel 2020 sono arrivati 103 miliardi a 1,2 milioni di aziende, e il Veneto è tra le regioni con, in cifra assoluta, finanziamenti maggiori (12 miliardi di euro), anche se la Regione è tredicesima in percentuale contando le aziende che hanno fatto domanda per i finanziamenti. Secondo l’Osservatorio sugli Aiuti di Stato di CRIBIS, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Marche sono le regioni dove le imprese in percentuale hanno fatto più ricorso al sostegno pubblico. Commercio, servizi di ristorazione e costruzioni i settori che hanno avuto più fondi.

Sono oltre 1.200.000, il 22,5% del totale nazionale, le aziende italiane che lo scorso anno hanno ricevuto aiuti di Stato, per un totale di circa 103 mld di euro: è quanto emerge dal primo Osservatorio sugli Aiuti di Stato realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information.

Aiuti di Stato: Veneto tredicesimo, i dati

Considerando il numero di imprese che hanno ricevuto aiuti di Stato in rapporto al totale delle aziende attive sul territorio, è la Valle d’Aosta a guidare la classifica regionale, con il 51,6% (6.142 imprese). Seguono Friuli-Venezia Giulia (40%, 37.345 imprese), Marche (34,1%, 51.577) e Basilicata (30,1%, 15.755). Nelle ultime posizioni troviamo Lazio (15,3%, con 87.429 imprese), Molise (16,3%, 4.962) e Campania (16,7%, 82.783).

Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono le regioni che, in valore assoluto, hanno ricevuto più aiuti di Stato: 23,77 miliardi di euro la Lombardia, quasi il doppio del Veneto (12 mld di euro) e oltre il doppio dell’Emilia-Romagna (10, 93 mld di euro).

Nella top ten delle province con la più alta percentuale di imprese che hanno ottenuto aiuti di Stato troviamo in testa Aosta (51,6%) che precede Gorizia (42,5%, 3.878 imprese), Udine (40,2%, 18.029), Trieste (39,8%, 6.084) e Pordenone (38,8%, 9.354). Seguono, nell’ordine, Trento (36,5%, 17.362) e quattro province marchigiane: Fermo (34,7%, 6.731), Macerata (34,5%, 11.823), Pesaro (34,4%, 12.241) e Ancona (33,7%, 13.644).

I settori con la richiesta maggiore

In base all’analisi dell’Osservatorio, il settore che ha fatto maggiormente ricorso agli aiuti di Stato è quello del commercio al dettaglio (che da solo ha assorbito il 16,3% del totale degli aiuti concessi), seguito dai servizi di ristorazione (12,1%), dal commercio all’ingrosso (9,3%) e dai lavori di costruzione specializzati (9,2%).

A fare la parte del leone, per quanto riguarda la dimensione aziendale, sono le microimprese, che hanno assorbito il 91,9% del totale degli aiuti, a fronte del 7% delle piccole, l’1% delle medie e lo 0,1% delle grandi, mentre, relativamente al fatturato, sono le aziende con un giro d’affari inferiore al milione di euro (89,4%).

L’analisi dell’Osservatorio evidenzia infine che sono soprattutto le imprese più giovani ad avere ricevuto gli aiuti di Stato: per il 42,2% si tratta di aziende nate fra il 2011 e oggi, percentuale che scende al 26,8% per quelle nate fra il 2001 e il 2010 e al 16,5% per quelle nate fra il 1991 e il 2000.

Gestiti attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico, gli Aiuti di Stato hanno varie tipologie: aiuti di importo limitato (sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o altre forme); garanzie statali sui prestiti per garantire l’accesso alla liquidità delle imprese; tassi di interesse agevolati per i prestiti pubblici e garanzie e prestiti veicolati tramite banche; assicurazione del credito all’esportazione a breve termine da parte dello Stato; aiuti per la ricerca e sviluppo e per gli investimenti per la produzione di prodotti connessi al Covid-19; differimento delle imposte e/o dei contributi previdenziali; sovvenzioni per il pagamento dei salari; sostegno per i costi fissi non coperti dalle imprese e per la ricapitalizzazione a favore delle imprese.

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