Galdi Village, inaugurato a Postioma il nuovo polo dedicato all'innovazione
La pandemia non ha fermato il progetto di costruzione della nuova struttura Galdi a Postioma, che si presenta più attuale che mai: attenta all’ambiente, all’innovazione e alle persone, con spazi dedicati a webinar, incontri e riunioni digitali (su questo l’azienda è sempre stata all’avanguardia, prediligendo i migliori sistemi di digitalizzazione e sicurezza in ogni campo).
“Nel Galdi Village volevamo creare il contesto ideale per favorire la creatività e fare innovazione.” spiega Antonella Candiotto, Presidente di Galdi, azienda che offre soluzioni complete di confezionamento per prodotti alimentari in contenitori di carta. “L’intento – continua il Presidente Galdi – è stato quello di creare un luogo in grado di incentivare le persone a cambiare il punto di vista, a mettersi in gioco e a condividere nuove esperienze”.
Per persone non si intendono solamente i tanti collaboratori che fanno parte dell’azienda, bensì anche fornitori, partner, network e la popolazione del territorio. Tra gli obiettivi del Galdi Village, infatti, c’è anche quello di essere un luogo aperto: la struttura è stata progettata per ospitare eventi e momenti conviviali – anche all’esterno – godendo di un’ampia terrazza con vista sulle montagne.
“Volevamo che il Galdi Village fosse un luogo rispettoso dell’ambiente e delle persone che lo abitano e garantisse un elevato confort.” spiega Galdino Candiotto, Fondatore di Galdi. Così oltre a sale riunioni e training, all’interno dell’edificio si trovano ampi spazi dedicati al welfare aziendale come zone interne ed esterne dedicate al benessere psico-fisico dei collaboratori, ad esempio l’area fitness o il bistrot attento alle politiche sostenibili. L’architettura dell’edificio che si sviluppa nelle adiacenze dell’azienda Galdi (in via E. Fermi – Postioma), spicca per la sua resa moderna, originale e innovativa. La stessa costruzione rappresenta l’anima aziendale: la parte superiore, con le sue linee fluide, raffigura il liquido che confluisce nella sezione inferiore, dalla forma squadrata, che richiama la forma di un contenitore Gable Top.
Non a caso, spiega Antonella Candiotto, il Galdi Village nasce per essere un vero e proprio luogo da riempire – come dice il suo nome “a place to fill” – con creatività, passione, talento. Ambiente e persone al centro: è la prerogativa del Galdi Village, che è stato progettato seguendo gli ambiziosi obiettivi previsti dal protocollo LEED®, standard statunitense che detta i requisiti di sostenibilità ambientale. Il livello di certificazione desiderato per il Galdi Village è il LEED® Gold, tra i più prestigiosi, basti pensare che in Italia i progetti certificati LEED® sono 265, di cui soltanto 9 LEED® Gold in Veneto.
Questo viene reso possibile grazie alla presenza di materiali sostenibili ed elementi che inducono all’attenzione ambientale, come le colonnine di ricarica elettrica per le auto e la fornitura di energia da fonti 100% rinnovabili. Ma non solo: all’interno del Galdi Village coesistono apparecchiature a ridotta portata d’acqua, il giardino ospita piante a basso consumo idrico, l’impianto solare e fotovoltaico consente la produzione di energie rinnovabili e vi è un continuo monitoraggio interno dei consumi effettivi, per individuare eventuali scostamenti rispetto a quelli previsti. Inoltre, tutte le pavimentazioni e coperture esterne sono di colore chiaro per ridurre il calore riflesso e la presenza di grandi vetrate è studiata per fare prevalere la luce naturale all’interno del village, mentre all’esterno il sistema illuminotecnico è impostato per minimizzazione l’inquinamento luminoso.
L’attenzione all’ambiente è parte dell’indole dell’azienda, che produce macchine per il confezionamento di prodotti alimentari in contenitori di carta tipo Gable Top, al 100% riciclabili. Galdi Village, dunque, si caratterizza per essere un continuo scambio tra ambiente di lavoro e natura, che permette una convivenza armonica e dinamica, con un’ottica specifica al futuro sostenibile e al benessere delle persone.