Soggiorni termali nel welfare aziendale: l’idea per far ripartire l’economia

Proposta di Riccardo Zanon, avvocato di Abano Terme (PD),  per la ripartenza economica post pandemia dell’economia veneta: «Potremmo risollevare l’economia locale e rendere i lavoratori più produttivi attraverso un sistema di welfare che comprenda soggiorni alle terme»

Welfare aziendale e soggiorni termali: la proposta di Zanon

L’economia continua a soffrire per il covid. Sono 73mila le imprese chiuse a causa della pandemia nel 2020, 17mila non riapriranno. Sebbene in Veneto si sia registrato un leggero aumento delle vendite da parte delle imprese locali (+ 12,5%), la regione continua a soffrire per lo stop del turismo con il 29,2% delle aziende che denuncia una riduzione del fatturato di oltre il 50% nei mesi tra giugno e settembre.

«Uno scenario che desta preoccupazione, che, però, non dovrebbe farci fermare in superficie, ma spingerci a valutare nuovi strumenti e nuove strade, magari partendo da una delle nostre più grandi ricchezze: le terme. – Propone l’avvocato Riccardo Zanon, esperto di welfare aziendale e fondatore della “Welfare Terapia” – Le terme in questo periodo sembrano essere lasciate abbandonate a se stesse, vuote e inutilizzate, ma se inserite in un piano di welfare strutturato e diffuso, potrebbero concretamente dare una sferzata all’economia della nostra regione».

Zanon: «Benefici per i lavoratori e respiro per l’economia»

«Tutti gli studi sono concordi nell’affermare che una situazione di forte stress produce un calo della capacità di concentrazione e del rendimento lavorativo. Tensioni che si manifestano con un malessere fisico e mentale che, di fatto, hanno un costo per l’imprenditore. – Prosegue Zanon – Prevedere delle cure termali come benefit aziendale ha notevoli vantaggi sia per il benessere psico fisico dei collaboratori, sia per eventuali recuperi da infortuni, che saranno molto più rapidi. Da non sottovalutare, inoltre, la questione delle ferie. Per una serie di dinamiche interne, spesso i lavoratori sono tenuti a consumare i giorni di ferie entro una certa data, ma sappiamo bene che le ‘ferie forzate’ trascorse in casa per l’impossibilità di viaggiare o fare altro ci restituiranno un lavoratore tutt’altro che riposato»

«Un espediente tanto semplice quanto efficace nell’aiutare a breve termine l’economia veneta. L’aumento di efficienza e produttività dei collaboratori aiuterà la ripresa del fatturato della singola azienda, riattivando non solo il cash flow aziendale, ma rendendo i singoli più inclini a fare acquisti, gratificati dall’esperienza e dal benessere ritrovato. Inoltre, si aiuterebbe la ripartenza del centro termale e la riapertura degli alberghi delle vicinanze (solo una decina degli 80 presenti è aperto oggi). Un’idea che potrebbe ben presto trasformarsi in un caso di successo, magari attirando un domani, sempre con le dovute precauzioni, lavoratori provenienti da fuori regione o anche esteri» conclude l’avvocato Zanon.

 

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