Veneto zona gialla da domenica 31 gennaio. Zaia: «I dati sono buoni»

Monitoraggio ISS, crescono le speranze per il ritorno in zona gialla del Veneto a partire da domenica  31 gennaio o al massimo da lunedì 1 febbraio, giorno della riapertura degli istituti superiori.

Questa l’ipotesi più quotata riguardo il monitoraggio dei tecnici dell’ISS che avverrà il prossimo venerdì 29 gennaio e permetterà al governo di comunicare nuove disposizioni alle Regioni. Verrà tenuto conto dell’andamento dell’indice di contagio (Rt), e la scelta sarà effettuata sulla base dei dati della settimana dal 18 al 24 gennaio.

Veneto zona gialla, le limitazioni

·      Fino al 15 febbraio 2021 consentito lo spostamento tra le ore 5.00 e le ore 22.00, all’interno della propria Regione o Provincia autonoma;

·      Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla;

·      Fino al 5 marzo 2021, in vigore anche il “coprifuoco”: dalle ore 22.00 alle 5.00;

·      visite ad amici o parenti: una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni;

·      Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno della propria Regione o Provincia autonoma. Dalle 22 alle 5 o in qualunque orario nel caso ci si sposti, per qualsiasi ragione, verso un’altra Regione o Provincia autonoma, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti tramite autocertificazione;

·      È possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti  dalle 5.00 alle 18.00. Negli stessi orari è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande.
La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario;

·      Nelle giornate festive e prefestive chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Aperti solo farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Normalmente aperti i i negozi;

·      Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche;

·      In zona gialla il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi;

·      Sempre permesso il “rientro” alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette “seconde case”. Pertanto, proprio perché si tratta di una possibilità limitata al “rientro”, è possibile raggiungere le seconde case, anche in un’altra Regione o Provincia autonoma (e anche da o verso le zone “arancione” o “rossa”);

Zaia:«Veneto seconda regione in Italia con Rt più basso»

Zaia ieri 27 gennaio ha così commentato il possibile cambio fascia del Veneto: «Siamo alla ventisettesima giornata di calo dei dati dopo il picco del 31 dicembre. Da calcoli fatti in casa, sempre nel rispetto di ciò che farà l’Iss, il nostro Rt è 0,62»

«Questa settimana – ha aggiunto – la nostra è la seconda regione in Italia con Rt più basso. Auguro a tutti i colleghi delle altre che scendano, ho ragionevoli speranze che si possa arrivare alla zona gialla. Ci siamo comunque sempre rimessi all’Iss, nel bene e nel male. Sappiamo di aver fatto tre settimane di arancione, che sono per convenzione il periodo normale. Questo ci dà un segnale di speranza da un lato, e di preoccupazione. Ricordo – ha concluso – che virus sta facendo fare altalena a numerose nazioni».

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