Veneto, sarà zona arancione. E con il nuovo Dpcm vietato l’asporto per i bar dopo le18
Veneto, la regione rimarrà in zona arancione nonostante l’indice RT sotto all’uno, in quanto considerata determinante l’alta incidenza di rischio contagio. Bar e ristoranti restano chiusi, negozi aperti, ma spostamenti consentiti solo all’interno del comune.
«L’Rt del Veneto – ha annunciato Zaia in già giovedì 14 gennaio – in questo momento è 0.96. Saremmo in giallo ma, valutata l’incidenza ad alto rischio, siamo in arancione. La terza ondata è arrivata, basta guardare i dati di tutte le regioni per constatarlo. Il contagio risale, dobbiamo fare in modo che non accada anche da noi con il rigore nel rispetto delle norme. Nel frattempo avanziamo con i vaccini e creiamo una mini immunità di gregge».
Veneto, Zaia:«Sarà zona arancione»
Il passaggio a zona rossa è stato escluso. Zaia si è anche schierato contro la norma che vieterebbe l’asporto dai bar dopo le ore 18, anche in zona gialla. Norma prevista da un apposito Dpcm varato dal Governo e in vigore da sabato 16 gennaio. Nel frattempo cresce il malcontento dei ristoratori, con la protesta #IoApro che ha trovato diverse adesioni anche in Veneto.
«Non abbiamo visto il testo finale del nuovo Dpcm – ha proseguito Zaia -, i Governatori chiedono da sempre scelta che sia dettata da parametri scientifici Iss sia parte centrale, evitiamo di sentirci dire era meglio rossa o arancione, vedremo la ricaduta. Abbiamo chiesto a più voci rivedere tema asporto per i bar, negato dopo ore 18, abbiamo chiesto che i bar, nel rispetto delle regole, possano e debbano praticare asporto come fanno i ristoranti. Penso che noi avremo attribuzione di area arancione».
Crescono intanto i nuovi contagiati, i dati al 14 gennaio: sono +2.086 mentre ieri erano +1.884, il totale sale a 29.3795. Calano gli attualmente positivi, che scendono a quota 79.825 (-2.145). Cresce il numero dei nuovi deceduti: oggi sono 101 mentre ieri erano 91, il totale sale a 7.785. Calano i ricoverati negli ospedali: oggi sono 3220 (-128): 2869 sono in area non critica (-119), 351 sono in terapia intensiva (-9).
Dpcm, le nuove misure del governo per contenere la pandemia
Il nuovo Dpcm che sarà valido da domani 16 gennaio introduce le seguenti novità:
- istituita la nuova zona bianca per chi non supererà un tasso di incidenza di 50 positivi ogni 100.000 abitanti,
- riapertura delle scuole superiori da lunedì 18 (tranne in zona rossa) con presenza dal 50 al 75 per cento, anche se ogni regione continuerà a poter adottare ordinanze più restrittive,
- visite ad amici e familiari una volta al giorno (limitati al comune in zona arancione o rossa), in due persone con minori di 14 anni,
- apertura dei musei, solo in zona gialla o in quella e solo nei giorni feriali,
- niente quarantena per chi arriva dall’Ue, basterà un tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti:
Ecco le nuove misure che si inseriscono nella cornice del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che blocca gli spostamenti tra tutte le regioni fino al 15 febbraio, e inasprisce i criteri che determineranno il colore delle regioni.
Confermato il divieto di spostamento tra le regioni, anche tra quelle gialle, che il governo ha istituito il 20 dicembre e che ha deciso di prolungare fino al 15 febbraio. Sarà concesso il congiungimento con un familiare che è in condizioni di necessità, solo e non autosufficiente. In questo caso si potrà spostare solo una persona che potrà portare con sè eventuali figli minorenni.
Il ricongiungimento con il partner è previsto tra le cause di necessità da giustificare con autocertificazione. Le coppie potranno incontrarsi solo nell’abitazione che condividono quotidianamente e non, ad esempio, in una seconda casa fuori regione. Così come è sempre consentito il ritorno al proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per chi si trova altrove.
Capitolo seconde case: chi è in zona arancione può raggiungere la seconda casa se questa si trova all’interno dello stesso comune, chi è in zona gialla o chi riuscirà a entrare in futuro in zona bianca potrà andare ma, almeno fino al 15 febbraio, solo all’interno dei confini regionali.
È consentito ricevere a casa propria non più di due persone, eventualmente con bambini al di sotto dei 14 anni o con disabili a carico, una sola volta al giorno. Ugualmente ci si potrà spostare in non più di due persone per andare a trovare amici o familiari in un’abitazione privata. Se ci si trova in zona arancione o rossa solo all’interno del proprio comune, in zona gialla o bianca invece ci si potrà muovere all’interno della regione.
Bar e ristoranti saranno chiusi. Nelle zone rosse e arancioni, infatti, i locali non saranno aperti al pubblico e si prevede che la maggior parte delle regioni verranno dichiarate di questi colori. Nelle regioni che rimarranno in giallo, invece, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie saranno aperti fino alle 18 con l’obbligo di non più di 4 persone per tavolo. Nelle zone bianche potranno riaprire anche a cena.
Vietato l’asporto ai bar, dopo le 18. Ristoranti, pizzerie, pollerie, paninerie dovrebbero invece poter continuare a vendere cibo. La lista degli esercizi, con i rispettivi codici Ateco, che potranno continuare a vendere con l’asporto sarà allegata al Dpcm. Sarà invece sempre consentita la consegna a domicilio.
Confermata la chiusura degli impianti da sci. Restano chiuse anche palestre e piscine, dunque sarà possibile praticare solo sport all’aperto ma sempre osservando la distanza di sicurezza. Non sono consentiti sport di squadra o di contatto.
LEGGI: GLI AIUTI PER LE FAMIGLIE, DAL CONTRIBUTO PER L’AFFITTO AI LAVORI GRATIS IN CASA
Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie: