Il Governo fa dietrofront: in arrivo ok allo spostamento fra piccoli Comuni a Natale e Capodanno
In arrivo il via libera allo spostamento fra piccoli Comuni a Natale, 26 dicembre e Capodanno. Dietrofront del Governo sulla norma prevista nel Dpcm Natale che era stata criticata da molti sindaci, presidenti di provincia. Anche Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole (che fa parte di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi), aveva chiesto di fare marcia indietro. Lo spostamento fra Comuni a Natale e Capodanno è una buona notizia che molti cittadini si attendevano, soprattutto quelli dei comuni più piccoli: sarebbero stati loro i più penalizzati dalla decisione. E anche per i ristoratori una boccata di ossigeno: i ristoranti nei Comuni con pochi residenti potranno così accettare prenotazioni anche da fuori Comune.
Si sta valutando come fare per il via libera allo spostamento fra Comuni. Probabile venga presentato in Parlamento un emendamento che permetta a tutti di spostarsi, sempre nel limite della Regione, o forse, della Provincia. I dettagli si sapranno a inizio della settimana, dopo lunedì 14 dicembre.
«Se il Parlamento, assumendosene tutte le responsabilità – ha confermato il premier Giuseppe Conte – vuole concedere qualche eccezione per i Comuni più piccoli ci sarà un confronto. Il Parlamento è sovrano».
Via libera allo spostamento fra Comuni a Natale e Capodanno
Rimangono le altre decisioni prese, dopo il via libera allo spostamento fra Comuni a Natale, 26 dicembre e Capodanno. Il Governo ha infatti confermato il divieto di spostamento tra le regioni (anche se in zona gialla) dal 21 dicembre al 6 gennaio Fatta eccezione solamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, sarà comunque sempre possibile, anche tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Passa però la linea dura del Governo: si cerca di evitare pranzi in famiglia fra parenti non conviventi. Dovrebbero aprire invece i ristoranti a pranzo il 25-26 dicembre, il primo e il 6 gennaio, anche se per i primi due giorni rimane l’obbligo di non spostarsi dal Comune. Per la scuola il Governo punta a far tornare in presenza, dal 7 gennaio, il 75% degli studenti delle superiori.
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