Sika, profili di metallo «sartoriali». Così l'azienda di Casier ha raddoppiato il fatturato
Era il 2000 quando i macchinari di Sika entrarono ufficialmente in produzione. Da allora sono passate due decadi e quest’anno si festeggia il compleanno dei sarti della profilazione industriale. L’azienda di Riccardo Secco (38 anni, in azienda dalla fondazione) oggi è nota in tutto il mondo, dal Canada all’Australia, ed esporta per il 70% del fatturato (appena sotto i 10 milioni di euro, erano la metà solo nel 2017).
Un successo merito del personale specializzato e della capacità aziendale di personalizzare ogni singolo ordine, persino nel minimo dettaglio sul packaging, per soddisfare le esigenze del cliente. Ciò li rende competitivi a livello internazionale e permette loro di contendere fette di mercato ai top player austriaci o tedeschi, multinazionali che faticano a superare le logiche della standardizzazione per acquisire flessibilità.
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Sika, prodotti «tailor made»
Sika oggi ha sede in via della Pace a Casier, nel Trevigiano, ed è un’azienda specializzata nella profilatura a freddo e nella lavorazione della lamiera per profilati di vario genere: profili aperti, chiusi, saldati, aggraffati o personalizzati su disegno del cliente.
«Da sempre siamo concentrati sull’evoluzione tecnica mirata alla qualità globale che coinvolge l’intero ciclo produttivo – spiega Secco – dalla progettazione alla produzione, dall’imballaggio allo stoccaggio fino alla spedizione. Fin dall’inizio in azienda investiamo in tecnologia e formazione del personale per migliorare la qualità dei prodotti e servizi».
Un lavoro, quello di Sika, che spesso è invisibile. Ma la presenza è costante: automotive, edilizia, mobili metallici, fotovoltaico, ascensori, scale mobili, scaffalature metalliche, porte blindate, canali di drenaggio, ottiche per illuminazione, ponteggi, facciate ventilate, recinzioni metalliche e recentemente anche vitigni e settore agricolo. I profili in acciaio sono presenti ovunque, anche se spesso non si notano.
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Tra le strutture più interessanti, da citare quelle per la costruzione di sistemi multiparcheggio, oggi ampiamente utilizzati in Germania, Svizzera, Austria, Australia e in molti altri paesi. «Il futuro sta nei sistemi di parcheggio automatizzati – spiegano dall’azienda – che comprimono i veicoli orizzontalmente e verticalmente per massimizzare il numero di posti auto e allo stesso tempo ridurre al minimo il consumo di spazio». I profili Sika sono utilizzati anche nelle soluzioni APS (Automatic parking system) più recenti, che sono anche comunemente conosciute sotto una varietà di altri nomi: garage automatico (APF), sistema di stoccaggio automatico del veicolo (AVSRS), sistema di parcheggio, parcheggio meccanico, parcheggio doppio, parcheggio impilatore e garage robot.