Cav, ecco il primo bilancio di sostenibilità
A 10 anni dalla sua nascita, Concessioni Autostradali Venete (Cav) licenzia il suo primo bilancio di sostenibilità, a sottolineare la volontà di affiancare al bilancio d’esercizio, un rendiconto della propria Corporate Social Responsibility, la responsabilità d’impresa. L’obiettivo è evidenziare tutte le attività aziendali che abbiano un risvolto in ambito sociale e ambientale, aspetti che oggi sono sempre più oggetto di valutazione da parte degli stakeholder, che nel caso di Concessioni Autostradali Venete consistono in una vasta platea di utenti, dipendenti, comunità locali, finanziatori, fornitori, azionisti, categorie e altri.
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Il documento è stato predisposto utilizzando come riferimento tecnico-metodologico i “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards”, principale modello in materia di sostenibilità d’impresa a livello mondiale.
Per identificare le tematiche di maggior interesse, la Società ha interrogato proprio i suoi stakeholder: La sicurezza della rete autostradale è risultato essere il tema più importante, seguito da temi strettamente ambientali, come la salvaguardia degli habitat protetti o ricostruiti e la biodiversità e anche più tecnici, come la gestione degli scarichi idrici. Ma anche la soddisfazione del cliente, il coinvolgimento delle comunità locali e la sicurezza sul lavoro sono aspetti che impattano sensibilmente nei diversi portatori d’interesse.
«La realizzazione e l’apertura al traffico del Passante di Mestre è stata un’azione di sostenibilità – spiega la Presidente di Concessioni Autostradali Venete Cav Luisa Serato – perché ha portato all’azzeramento degli incolonnamenti sul vecchio tratto rubano della A4 (ora A57) e alla nascita della prima autostrada green d’Italia. Oggi, forti di questa esperienza, pubblichiamo un bilancio di sostenibilità guardando a un futuro che si annuncia particolarmente innovativo e più a misura di persona, grazie a investimenti in tecnologie e nuove metodologie gestionali».
«La sostenibilità crea valore – afferma l’AD di Concessioni Autostradali Venete Cav Ugo Dibennardo – e non può che essere parte integrante della visione di un’azienda internazionale ma che cresce insieme al contesto nel quale è radicata. Tutti i nostri progetti di ammodernamento sono volti a garantire i più alti standard di sicurezza, affidabilità e monitoraggio del traffico, perché investire in soluzioni adeguate a risolvere problemi globali porta prima di tutto vantaggi a livello locale».
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Cav, gli obiettivi di sicurezza
A garanzia della sicurezza della rete in gestione, accanto alle tradizionali attività effettuate dalle strutture operative della Società (Centro Operativo, Ausiliari della Viabilità, telecamere lungo tutte le competenze, servizi di infotraffico, monitoraggio continuo delle infrastrutture, manutenzioni e attività preventive), sono stati sperimentati o implementati:
- Un sistema di segnalamento di veicoli contromano, basato su segnalazioni tempestive, interventi rapidi per prevenire possibili collisioni e l’eliminazione delle criticità portando fuori dalle corsie di scorrimento il veicolo individuato;
- Il sistema di pesatura WIM (Weight in motion), che permette di monitorare i carichi che gravano sui manufatti grazie a sensori nella pavimentazione in grado di rilevare la soglia di carico del mezzo in transito.
Per quanto riguarda il delicato e urgente tema del monitoraggio delle strutture autostradali (ponti, viadotti, gallerie), la Concessionaria ha da un lato implementato il sistema di ispezioni in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università di Padova, dall’altro è stata tra le prime società a connettersi con il database nazionale AINOP, come previsto dal cosiddetto DL Genova, che permetterà di costituire un fascicolo virtuale di ogni opera contenente tutti gli elementi utili a individuare eventuali criticità e interventi di messa in sicurezza in base alle priorità d’urgenza. Nell’immediato futuro, per il monitoraggio puntuale delle opere, Concessioni Autostradali Venete si avvarrà anche di strumenti tecnologicamente avanzati, come aeromobili a pilotaggio remoto (droni).
Un altro fronte di sviluppo della sicurezza autostradale è rappresentato dallo sviluppo del progetto e-ROADS, autostrade intelligenti che permetteranno alle infrastrutture gestite di dialogare costantemente con i mezzi in transito, consentendo agli utenti di interagire con esse e con gli altri mezzi, venendo informati su cosa accade lungo il percorso. A tal fine è previsto l’ammodernamento dell’infrastruttura autostradale, con la riqualificazione della rete di trasmissione dati in fibra ottica (in corso dal 2017), che permetterà di accogliere su Passante di Mestre e A57 sistemi di guida autonoma evoluta. Grazie all’interazione veicolo-infrastruttura e veicolo-veicolo inoltre sarà possibile deviare opportunamente i flussi di traffico sulla rete in caso di congestione, intervenire sulla velocità dei veicoli per evitare situazioni di pericolo e limitare, di conseguenza, il rischio di incidenti.
Per lo sviluppo delle nuove tecnologie, nel corso del 2019 la Società ha già investito 2.597.000 di euro.
Ambiente
La realizzazione del Passante di Mestre ha permesso di fluidificare il traffico sul vecchio tratto urbano della A4 ma ha portato in dote anche la richiesta di una riqualificazione e tutela ambientale, attraverso interventi di mitigazione che ripristinassero l’equilibrio ambientale che l’opera ha inevitabilmente modificato.
Da queste esigenze è nato il progetto Passante Verde, che ha permesso interventi di mitigazione ambientale lungo l’infrastruttura e la realizzazione di aree verdi in grado di migliorare la qualità ambientale, dal punto di vista paesaggistico, visivo e acustico, oltre alla qualità dell’aria. Il parco lineare si estende lungo 32 chilometri, per 150 ettari di verde e attualmente è in grado di abbattere oltre 3mila tonnellate l’anno di Pm10, 1837 tonnellate l’anno di ozono, 551 tonnellate l’anno di diossido d’azoto.
Sulla scorta di questi risultati, è nato il progetto Passante Verde 2.0, che prevede l’implementazione delle fasce arboree lungo l’autostrada coinvolgendo i privati per la messa a disposizione di nuove aree da convertire a verde, favorendo nuove opportunità sociali, turistiche e imprenditoriali nei territori attraversati (itinerari ciclopedonali, ippovie, etc.) e offrendo nuove occasioni di reddito e diversificazione agricola ai proprietari. È in corso l’individuazione della miglior forma giuridico-amministrativa in grado di garantire gli interessi di tutti i soggetti coinvolti dall’iniziativa.
Concessioni Autostradali Venete (Cav) è impegnata anche sul fronte dell’efficientamento energetico: i consumi, dati dall’esercizio della rete (gallerie, apparati di servizio, impianti di illuminazione), uffici e stazioni autostradali, sono stati di 5.821 GJ (Giga Joule) nel 2019 per quanto riguarda il gas naturale (5.381 GJ nel 2018) e 42.624 GJ per quanto riguarda l’energia elettrica (42.382 GJ nel 2018). Per ottimizzare i consumi, la Società ha realizzato due impianti fotovoltaici (uno tra Padova est e il bivio A4-A57 e uno a Campocroce di Mogliano Veneto lungo il Passante), che negli ultimi tre anni hanno prodotto 65.070 GJ di energia pulita. Sono inoltre proseguiti i lavori di sostituzione dei corpi illuminanti, che hanno permesso la progressiva e graduale riconversione di lampade al sodio con tecnologia LED. In diminuzione anche i consumi idrici (-21% rispetto al 2018) e i consumi di carburante: 115.459 litri nel 2019 contro i 120.190 litri nel 2018 (-4%). Il parco mezzi aziendale è costituito oggi da 69 veicoli, di cui 8 elettrici, che permettono il risparmio di oltre 8.000 chilogrammi di Co2 ogni anno. Entro il 2020 è prevista l’acquisizione del primo furgone elettrico.
Lavoro
Per quanto riguarda la salute e il benessere dei propri dipendenti, nel 2019 Cav sono stati stanziati nel piano Welfare aziendale 363.258 euro per l’area sanitaria più altri 37.241 euro per l’area socio-economica.
Allo scopo di aumentare la consapevolezza dei rischi e attuare le misure di prevenzione e protezione necessarie a minimizzarli, Cav ha garantito 2.505 ore di formazione per il personale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in costante aumento negli ultimi tre anni, a cui si aggiungono altre 3.045 ore di formazione relativamente alle diverse categorie professionali.