Nave azera con 13 marinai sequestrata da due mesi a Venezia: scatta la raccolta fondi

La Zeinabaldyn Tagiyev, una nave azera con 13 marinai a bordo è ferma dal 12 giugno al porto di Venezia: è stata messa sotto sequestro dal Tribunale di Venezia a causa, sembra, della bancarotta dell’armatore. Dopo due mesi di fermo in rada, l’equipaggio ha finito le scorte e ora rischia di dover fermare le macchine. Per questo l’autorità portuale lancia una raccolta fondi. La nave batte bandiera maltese ma è di proprietà della società turca Palmali Deniz Cilik.

L’Autorità di Sistema Portuale – si legge in una nota – ha inviato una lettera alla comunità portuale veneziana per avviare una raccolta fondi a favore dell’equipaggio della nave M/N Zeinabaldyn Tagiyev che si trova in stato di sequestro conservativo e che, dopo due mesi in rada, è stata fatta ormeggiare presso una banchina inutilizzata del Porto.

Tredici azeri “sequestrati” al porto di Venezia

Le 13 persone dell’equipaggio, tutte dell’Azerbaigian, evidenziano disagi di natura fisica e psicologica per la lunga permanenza in mare e per la mancanza di comunicazioni verso l’esterno ma la situazione potrebbe addirittura peggiorare per la mancanza di viveri e di carburante.

Al momento, si legge nella nota, il Comitato per il Welfare della Gente di Mare di Venezia, istituito per affrontare questo tipo di emergenze, sta contribuendo attivamente fornendo assistenza medica e amministrativa, rifornendo l’equipaggio di viveri e cercando di favorire il rimpatrio dei suoi membri. Ma questo sforzo non è sufficiente: per questo è stata attivata una raccolta fondi per permettere alla nave di evitare il black-out, che porterebbe al blocco delle macchine della nave.

Nave azera bloccata a Venezia, il conto per donare

«Tutto ciò però non è abbastanza – dichiara Gianandrea Todesco, direttore della Direzione programmazione e finanza e Coordinamento Operativo e Portuale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale –, serve l’aiuto delle nostre imprese, nello spirito di solidarietà che da sempre contraddistingue il Porto di Venezia e la sua gente. A questo proposito è stato istituito un conto corrente cui destinare le donazioni che serviranno a scongiurare un black-out della nave che causerebbe il fermo di tutte le macchine e metterebbe a repentaglio la sicurezza, l’incolumità e la dignità dei membri dell’equipaggio presenti a bordo. Ringrazio sentitamente tutti quanti potranno e vorranno aiutare».

Le coordinate del conto corrente dedicato alla raccolta fondi per i marittimi sono queste: IBAN IT30 O 05034 02071 000000000545, Conto intestato all’Autorità di Sistema Portuale presso Banco BPM – Venezia ag. 13.

Foto: http://www.marinetraffic.com

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