Cattolica Assicurazioni, respinto il ricorso dei soci contro l'accordo con Generali
Richiesta di sospensiva respinta: l’accordo Cattolica Assicurazioni-Generali si può fare. Il giudice del Tribunale delle Imprese di Venezia, Lina Tosi, ha depositato in data odierna, 24 agosto, il proprio provvedimento con il quale è stata respinta la richiesta di vari Soci (34) di Cattolica Assicurazioni relativa alla sospensione della delibera dell’Assemblea straordinaria dei soci del 27 giugno scorso, con la quale si dava delega al Consiglio di Amministrazione per l’aumento del capitale sociale fino a 500 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica peraltro in data 4 agosto 2020 ha deliberato l’esercizio della delega in parte, vale a dire per 300 milioni di euro, a favore di Generali e in parte per i restanti 200 milioni di euro a favore degli azionisti tutti. L’operazione con Generali prosegue quindi come previsto dagli accordi a suo tempo stipulati e comunicati. Il provvedimento odierno del Tribunale delle Imprese di Venezia rinvia alla fase del merito per la liquidazione delle spese a carico dei Soci richiedenti.
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Ricorso contro Cattolica Assicurazioni respinto, chi erano i ricorrenti
Così raccontavamo il ricorso: «C’è chi dice no. E si rivolge al Tar per fare ricorso Cattolica. Così ha fatto il fronte dei soci di Cattolica Assicurazioni che è contrario alla “fusione” con Generali. Un’operazione che vi abbiamo raccontato, ratificata dal Cda a fine giugno (ecco i dettagli), che prevede l’ingresso di Generali in Cattolica per una quota pari al 24,4%. Alcuni soci hanno chiesto al Tar di Venezia di annullare, o quantomeno sospendere, la delibera approvata dall’assemblea dei soci lo scorso 27 giugno. Un ricorso che è stato firmato da una ventina di soci, fra i quali spicca la Curia di Verona, fra i firmatari c’è infatti monsignor Giorgio Benedetti, presidente dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero».
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