Caso bonus Covid: Gianluca Forcolin si dimette da tutte le cariche in Regione

«Ho deciso di dare le mie dimissioni da vicepresidente, assessore e consigliere regionale per il rispetto che ho nei confronti dei veneti che mi onoro di rappresentare». Lo afferma in una nota Gianluca Forcolin, esponente della Lega, fino ad oggi vicepresidente della giunta regionale del Veneto oltre che assessore regionale a bilancio e patrimonio, affari generali ed enti locali.

Un’uscita di scena che arriva come conseguenza dell’ondata di indignazione per il bonus Covid di 600 euro richiesto da alcuni politici, tra cui lo stesso Forcolin e i consiglieri regionali veneti Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli. Uno scandalo che nelle ultime ore si è allargato anche all’Alto Adige. Una scelta clamorosa anche se non del tutto inaspettata quella del politico di San Donà di Piave e vice di Zaia, che pure nelle ultime ore lo aveva difeso distinguendo il suo caso da quello degli altri due consiglieri regionali della Lega coinvolti.

Zaia stesso ha annunciato che né Forcolin né Barbisan né Montagnoli saranno candidati alle prossime elezioni regionali di settembre.

Bonus Covid ai politici: l’hanno chiesto Forcolin (vice di Zaia) e due consiglieri regionali veneti

Gianluca Forcolin non si candiderà alle regionali

«Ho comunicato la mia decisione al Presidente Zaia, con cui da anni lavoro con lealtà ed onestà – prosegue Forcolin –. Ho deciso inoltre di non ricandidarmi alla carica di Consigliere, perché credo sia giusto che in campagna elettorale si torni a parlare della straordinaria legislatura che sta terminando e non del sottoscritto».

«A testa alta e con la schiena dritta ho preso questa decisione, nonostante non abbia percepito nessun bonus e la richiesta mai perfezionata sia partita di default dallo studio» si legge ancora nella nota di Gianluca Forcolin, che qui fa riferimento al fatto che il bonus è stato richiesto dallo studio di cui è socio, ma la domanda è stata poi respinta.

Forcolin accusa la «macchina del fango»

«Sono fortemente amareggiato dalla violenza mediatica e dalla macchina del fango che mi ha investito in questi giorni – prosegue l’ormai ex vicepresidente della giunta regionale del  Veneto –, ma sono allo stesso tempo orgoglioso e consapevole di aver lavorato in tutti questi anni con onestà e trasparenza, sempre per il mio territorio, sempre per i veneti. Ringrazio il Presidente Zaia per la stima e la fiducia che ha riposto in me in questi anni, come pure i colleghi di giunta e consiglio e i tantissimi militanti e cittadini comuni che in queste ore mi stanno dimostrando una vicinanza e un affetto che scaldano il cuore. Infine, ma non ultimo, un grazie alla mia famiglia perché i ruoli cambiano, le cariche passano, ma i valori e gli affetti quelli per fortuna non passano mai».

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