Ordinanza Zaia, ecco chi dovrà fare la quarantena obbligatoria

Ordinanza Zaia: ecco le decisioni prese dal Governatore del Veneto, che ha firmato un nuovo testo. Isolamento di 14 giorni obbligatorio per chi torna da determinati Paesi, a meno che non sia per lavoro (allora farà gratuitamente il tampone). «La situazione è assolutamente affrontabile e di tranquillità per il Veneto – spiega Zaia -. Resta alto il tema di non abbassare la guardia, evitare assembramenti, feste. Il virus, anche se con minor virulenza, c’è. Fondamentale la mascherina nei luoghi chiusi. Rimane il tema del virus d’importazione. Dopo mesi di lockdown, trovo assurdo che andiamo a prendere il virus da fuori e ce lo portiamo a casa».

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Per contestualizzare ordinanza Zaia, ecco i numeri: dal primo di luglio in Veneto 28 casi di positività. In una settimana, «un’inezia: ma 15 sono di persone che provengono da Paesi stranieri». «Il vero tema emergente oggi, e che non venga fuori che è razzismo, ma stiamo parlando di salute pubblica – ricorda Zaia -. Un tema, quello del virus di importazione, contagi transfrontalieri, è un tema che mi pare riguardi tutte le Regioni. Questo è il vero pericolo».

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Ecco cosa prevede l’ordinanza Zaia:

  • obbligo di isolamento fiduciario: stabilito come misura regionale, 14 giorni. In caso di contatto a rischio con soggetto positivo al tampone.
  • ingresso o rientro in Veneto da Paesi diversi da quelli europei (36 Paesi), tornando o entrando in Italia bisognerà fare la quarantena, isolamento fiduciario di 14 giorni. Quarantena quindi per chi torna da Usa, Serbia, paesi asiatici, africani.
    Ecco la lista dei Paesi da e verso i quali c’è libero acceso: Austria, Belgio, Bulgaria, Svizzera, Cipro, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Ungheria, Irlanda, Islanda, Italia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Slovenia, Slovacchia, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano.
  • compresenza di sintomi di infezione respiratoria e 37,5 di febbre. Il soggetto va in isolamento obbligatorio.
  • Isolamento in strutture alberghiere: l’Ulss può disporre l’isolamento in strutture alberghieri, con oneri a carico dell’interessato.
  • ordinanza Zaia, obblighi per chi va all’estero per esigenze laboratorio: tampone obbligatorio per chi entra o torna in Veneto dopo un viaggio in un Paese diverso da quello della lista dei 36 Paesi (esempio i cinque tornati dalla Serbia). Come funziona? Appena tornano fanno il tampone, ne fanno un secondo a distanza di 5-7 giorni, se il primo è negativo. Il tampone è gratuito: il datore di lavoro può riammettere il lavoratore se il tampone è negativo. Il lavoratore metterà la mascherina chirurgica. Se il secondo tampone è negativo, si può togliere la mascherina.
  • sarà dato ai prefetti e ai sindaci e alle autorità sanitarie il nominativo di chi è in isolamento. Così si potranno fare i controlli.
  • in caso di rifiuto di ricovero per persone risultate positive, l’autorità sanitaria segnalerà il nominativo alla polizia giudiziaria di modo che si possa controllare eventuali ipotesi di reato. In pratica, l’ordinanza Zaia prevede la denuncia di ufficio di chi rifiuta il ricovero.
  • Sanzioni: per chi non sta in isolamento, mille euro di multa. In caso di lavoratori che fra i tamponi devono avere la mascherina, se l’azienda non fa rispettare la mascherina si becca mille euro per ogni lavoratore che ha. Esempio: azienda di 100 persone, uno con obbligo di mascherina, si prende la multa per 100.
  • Positivo che va in giro: rischia arresto multa e carcere fino a 12 anni.

Ordinanza Zaia, la storia dell’imprenditore vicentino

Lo spunto dell’ordinanza Zaia è ormai noto: la storia è quello di un imprenditore vicentino, dirigente della LaserJet di Valdagno, che è tornato da un viaggio in Serbia positivo insieme ai suoi tre compagni di avventura. Nonostante avesse la febbre e poi anche la sicurezza di positività dopo il tampone, ha prima partecipato a feste, funerale e poi, anche dopo il tampone positivo, ha continuato a incontrare persone a casa sua. Una storia che vi abbiamo raccontato (eccola a questo link) e che aveva portato il governatore del Veneto ad una presa di posizione molto dura: «Fosse per me un positivo che va in giro lo carcererei, scrivetelo pure. Lunedì presenteremo un’ordinanza con l’inasprimento delle misure sanitarie in Veneto. Chiedo a Roma che predisponga il ricovero coatto per chi è positivo e sintomatico».

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