Con il lockdown +50% di traffico Internet per Unipd e Agenda digitale del Veneto
Smart working massivo, maggior uso dei servizi digitali, più tempo speso tra web e social: il lockdown ha portato a un boom dell’utilizzo di Internet in Veneto, secondo i dati diffusi dalla Direzione ICT e Agenda Digitale della Regione del Veneto e da VSIX – Centro di Ateneo per la Connettività e i Servizi al Territorio dell’Università di Padova. Lo studio rileva che a marzo e aprile 2020 il traffico medio è aumentato del 50%, mentre il traffico di picco è cresciuto del 20%, in particolare per un uso massivo di servizi Internet anche in orario di ufficio, dovuto allo smartworking, alla didattica a distanza e all’intrattenimento.
Le statistiche del VSIX mostrano un quadro di forte crescita e dinamicità negli ultimi quattro mesi. Da fine febbraio a fine marzo si registra un incremento notevole di traffico Internet che poi si è riportato ai valori pre-Covid nel mese di giugno. VSIX ha raggiunto il suo picco di traffico di a metà marzo superando i 50.000.000.000 di bit per secondo (50Gbps).
Il peering totale è cresciuto del 17,2%, in termini di servizi specifici si registra un +39,6% per attività legate all’upgrade del software in particolare nella fase di avvio delle attività di smartworking di imprese ed enti pubblici, +33,5% per servizi cloud legati non solo a smartworking, ma anche alla didattica a distanza, +22,5% per l’intrattenimento (streaming video).
Il rettore Rosario Rizzuto: la didattica online strumento fonamentale anche nel prossimo anno accademico
«Centocinquantamila lezioni online erogate in media al giorno, dall’inizio del lockdown, 100.000 mila esami e 2.000 lauree che si stanno svolgendo in questa sessione estiva: numeri che ben rappresentano lo sforzo digitale al quale siamo stati chiamati dalla pandemia – spiega Rosario Rizzuto, rettore dell’Università degli Studi di Padova –. Il Coronavirus ha infatti stravolto le nostre abitudini: grazie però al lavoro efficace del nostro personale tecnico e amministrativo, allo sforzo dei professori, chiamati a rivoluzionare la loro modalità didattica e alla risposta generosa dei nostri studenti, siamo stati in grado di non interrompere l’attività dell’ateneo. Un risultato reso possibile dagli investimenti che abbiamo fatto, e continueremo a fare, sulle infrastrutture digitali. La didattica online, in modalità blended, rimarrà quindi uno strumento di supporto anche per il prossimo anno accademico, che vedrà il ritorno degli studenti nelle aule con il riavvio di lezioni, esami e lauree in presenza».
Il vicepresidente della Regione: quello sulle infrastrutture digitali è un investimento strategico
«Siamo molto orgogliosi – spiega il vicepresidente della giunta regionale, che gestisce direttamente la delega ai servizi digitali – che l’investimento avviato negli anni scorsi dalla Regione Veneto sull’infrastruttura pubblica VSIX si sia rivelato cosi strategico come emerge chiaramente dai dati di utilizzo durante il periodo di lockdown. Il tutto si è concretizzato a febbraio 2019 con il rinnovo dell’accordo tra Regione del Veneto (Direzione ICT e Agenda Digitale) e Università di Padova volto a valorizzare il VSIX come nodo neutrale della rete internet del nord-est nel sostenere la convergenza delle infrastrutture a livello regionale e supportare gli enti locali nel fornire accesso digitale ai propri servizi. Questo dimostra che oggi più che mai le Istituzioni devono collaborare per programmare gli investimenti strategici anche nel settore digitale per affrontare al meglio il futuro».