Equilibrismo Veneto. «Regione Covid free», ma aumentano i ricoverati
Bastone e carota. Da un lato l’annuncio del Veneto come «regione Covid free», che lascia liberi turisti e persone provenienti da altre terre d’Italia, senza chiedere certificazioni o quant’altro (a differenza di quanto fanno altre Regioni, leggi qua le regole sugli spostamenti, con attenzione ai viaggi in macchina, auto e treno), dall’altro l’annuncio dei numeri che vedono, per la prima volta dopo circa un mese, aumentare le persone ricoverate (380,+5). Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, sta gestendo la fase di massima riapertura della regione. I dati, va detto, sono comunque positivi: solo due persone in più trovate positive rispetto a martedì 2 giugno. Ma il collegamento è comunque quasi istantaneo, fra le immagini di assembramenti (che non vogliamo certo giudicare, ma semplicemente riportare) su spiagge e città come Venezia nei fine settimana e il numero di ricoverati in aumento.
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Regione Covid free (anche da Immuni)
Intanto Zaia ha dato anche un parere negativo: quello sull’app di tracciamento Immuni. «Così com’è non va bene, non si capisce come verranno gestiti i dati e soprattutto cosa accadrà nel momento in cui a un tuo contatto arriva la positività. Al cittadino arriverà a quanto pare un messaggio. Così verrà inviato a recarsi dal medico per controllarsi. Noi non governiamo più questo processo e la Sanità regionale viene compromessa. E se qualcuno si presenta dal medico dicendo di aver ricevuto il messagigo e non è vero? Anche questo è possibile. Questo è un grande limite». Zaia ha quindi annunciato un’app veneta di «bioserveglianza», che verrà presentata nei prossimi giorni.
Il governatore ha anche annunciato nuovamente la volontà di fare un’ordinanza che riapra i centri estivi per i bimbi dai 0 ai 3 anni. Ecco quanto si ha in mente di fare in Veneto: leggi l’articolo sui centri estivi.
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