Risarcimento acqua alta, «10 milioni in quattro mesi a Venezia»

Risarcimento acqua alta: il commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019 e sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha firmato il decreto con cui ha approvato il prospetto degli ammessi al contributo «riferito alle istanze di cui all’Ordinanza commissariale n. 2/2019 sia per l’immediato sostegno ai nuclei familiari sia per la ripresa delle attività, le cui istruttorie si sono concluse con esito favorevole». Continua così il pagamento dei risarcimenti ai veneziani danneggiati dall’Acqua Granda dello scorso novembre che, ad oggi, sono arrivati a 1.901 soggetti per un totale complessivo di oltre 10 milioni di euro.

Risarcimento acqua alta, i conti

“Con la firma di questo decreto – commenta Brugnaro – liquidiamo un settimo pacchetto di risarcimenti che arriveranno direttamente a 163 privati e a 190 tra attività economiche, produttive, sociali e di culto che hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione. Il tutto per un totale di 1.991.993,61 euro divisi in 449.467,33 per il primo blocco e 1.542.529,28 per il secondo. Importi che si sommano ai quasi 8,1 milioni di euro già erogati nelle sei precedenti ordinanze. Nello specifico andiamo così a dare risposte significative complessivamente a 964 privati, per un totale di quasi 2,2 milioni di euro, e a 937 attività sociali di culto, economiche e produttive per 7,9 milioni. Un’iniezione di liquidità a 1.901 soggetti che, dopo aver presentato la documentazione necessaria, potranno vedere ristorati i lavori eseguiti per il ripristino delle proprie abitazioni e delle proprie attività. Una risposta puntuale che, grazie al continuo e preciso lavoro della struttura commissariale, stiamo riuscendo ad erogare in tempi rapidissimi. In questo modo stiamo riuscendo a dare a coloro che sono stati colpiti dalle acque alte eccezionali dello scorso novembre, un importante rimborso e una significativa iniezione di liquidità ancora più significativa in questo momento di difficoltà. Ricordo inoltre che, per la prima volta in Italia, è stata data la possibilità ai danneggiati di essere risarciti a stralci, non appena forniscono ricevute e scontrini per almeno il 30% del totale delle spese ammesse a rimborso. Per questo invito tutti a rendicontare il prima possibile i danni subiti così da poter proseguire, già nelle prossime settimane, alle liquidazioni”.

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Risarcimento acqua alta: per quanto riguarda i precedenti sei decreti, si ricorda che il primo è stato firmato il 18 aprile e si è andati a rimborsare 292 soggetti (215 privati e 77 imprese) con 854.142,88, con il secondo, del 4 maggio, sono stati raggiunti altri 272 soggetti (127 privati e 145 imprese) che hanno visto erogare un risarcimento pari a 1.425.274,98 euro. Con quelli di lunedì 18 e 25 maggio rispettivamente 213 soggetti (72 privati e 141 imprese) hanno ricevuto 1.406.477,58 euro e 243 soggetti (121 privati e 122 imprese) hanno ricevuto 1.489.349,50 euro. Infine con quello del 3 giugno abbiamo rimborsato 263 soggetti (138 privati e 125 imprese) per un totale di 1.398.391,46 euro e con quello del 15 giugno abbiamo rimborsato 265 soggetti (128 privati e 137 imprese) per un totale di 1.524.442,12.

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L’erogazione dei contributi risarcimento acqua alta segue un’istruttoria precisa, a garanzia dell’imparzialità e della trasparenza dell’attività della struttura commissariale, che viene svolta in modalità completamente telematica attraverso un applicativo realizzato dalla società in house Venis spa, suddivisa in 5 passaggi:

  • fase pre-istruttoria;
  • fase istruttoria;
  • fase di validazione;
  • fase di approvazione, pubblicità degli atti e liquidazione dei contributi;
  • fase dei controlli (in collaborazione con la Guardia di Finanza).

Il decreto firmato è disponibile sul sito del Commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019.

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