Indagine sieroprevalenza Veneto, al via test su 10mila cittadini

Partirà questa settimana l’indagine di sieroprevalenza sulla popolazione, che in Veneto coinvolgerà 10.500 cittadini. Promossa dal Ministero della Salute e dall’Istat con la collaborazione della Croce Rossa Italiana (CRI), su indicazione e con l’approvazione del Comitato Tecnico-Scientifico, l’indagine ha l’obiettivo di acquisire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Da alcuni giorni, intanto, è già disponibile il test coronavirus online, messo a punto dal Centro medico Santagostino di Milano (cliccate qui per eseguire il test).

L’annuncio dell’avvio dell’indagine è stato dato oggi 1° giugno durante la conferenza stampa giornaliera del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, assieme alla direttrice del reparto di immunoematologia e trasfusione dell’azienda ospedaliera, Giustina De Silvestro. La prof. De Silvestro ha spiegato come per poter curare un paziente è necessaria la donazione di un paziente e mezzo, quindi serve una grande quantità di donazioni di plasma da parte di pazienti guariti da Covid 19.

Finora sono stati trattati in Veneto 23 pazienti e in ognuno di loro la cura ha dato ottimi risultati. In Veneto è già stata avviata una banca del plasma con sacche che contengono il plasma dei pazienti affetti da coronavirus che hanno un buon numero di anticorpi.
Il disegno del campione è stato effettuato dall’Istat e prevede l’osservazione di persone distribuite per provincia, sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei.

Mascherina Veneto, via l’obbligo dal primo giugno. E sugli spostamenti fra Regioni…

Indagine sieroprevalenza Veneto, come fare

Le persone estratte dall’Istat per l’indagine di sieroprevalenza saranno contattate telefonicamente da un numero che inizia per 065510. A chi accetterà di partecipare allo studio verrà somministrato un questionario e verrà dato l’appuntamento per presentarsi al centro prelievo più vicino alla sua residenza per l’effettuazione dell’indagine sierologica. Qualora la persona fosse impossibilitata a raggiungere il punto prelievi per problemi di salute, il personale della Croce Rossa si recherà a suo domicilio per effettuare il prelievo.

Il questionario fornirà informazioni sulle differenze di prevalenza tra i generi, le fasce di età, di localizzazione territoriale e di attività economica così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche nelle varie aree del Paese e fornire utili informazioni per lo studio della patogenesi. L’esito dell’esame verrà comunicato a ciascun partecipante residente nel territorio, in caso di positività alla ricerca degli anticorpi al SARS-CoV-2, l’interessato verrà preso in carico dai Dipartimenti di Prevenzione per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine.

Ti potrebbe interessare