Geox, attacco hacker: azienda ferma da una settimana

Attacco hacker Geox, dipendenti a casa e produzione ferma. Da domenica notte, quando alcuni pirati informatici si sono infiltrati nel sistema operativo di una delle massime aziende di produzione scarpe del panorama internazionale. E così ai lavoratori che si sono presentati ai cancelli della sede di Montebelluna è stato detto, lunedì mattina, di tornare a casa. Almeno per tutta la settimana, non si potrà lavorare. In rete gira già il «riscatto»: un bitcoin da 8.500 euro per riavere tutti i dati rubati in maniera pirata.

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Attacco hacker Geox, campanello d’allarme per le aziende

L’attacco hacker Geox, che ha colpito una multinazionale in grado sicuramente di avere protezioni informatiche d’avanguardia, fa suonare un campanello d’allarme per il mondo produttivo del Veneto, e non solo. Si moltiplicano infatti i casi di frodi di questo tipo: pirati informatici si inseriscono nel sistema operativo aziendale, sottraggono tutti i dati e lo bloccano. Geox al momento non vuole cedere alla richiesta di riscatto, e punta a far ripartire tutto grazie al backup dei dati effettuato. Un’operazione, però, oggettivamente non semplice.

I pirati informatici che hanno messo in piedi attacco hacker Geox, infatti, hanno paralizzato l’azienda chiedendo una cifra di riscatto relativamente bassa: questa è una strategia per convincere le aziende a pagare. Ogni giorno di chiusura, infatti, si stima possa far perdere all’azienda fino ad un paio di milioni di euro. Ecco perché chiedere 8.500 euro: una somma che in fondo è minimale rispetto al danno della chiusura. Piccole somme, tanti attacchi: la difesa informatica è sempre più cruciale per le aziende del territorio.

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