Aeroporti Veneto, per l'Europa non c'è più «alto rischio»

Aeroporti Veneto non più ad alto rischio per il coronavirus. «Un’altra buona notizia sul fronte del turismo: l’EASA, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea – spiega l’assessore al turismo della Regione Veneto Federico Caner – ha rimosso gli aeroporti  Veneto dall’elenco di quelli situati in aree ad alto rischio di trasmissione Covid-19. È un segnale di forte incoraggiamento per la libertà di movimento da e per la nostra regione e una vera e propria boccata d’ossigeno per il nostro settore turistico». Ora si tratta di capire, però, come si muoveranno gli aeroporti del Veneto. Al momento la ripresa c’è stata, anche se con voli ridotti rispetto a prima. E Treviso ha deciso di non riaprire, dirottando tutti i voli verso Venezia almeno fino a ottobre. 

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Aeroporti Veneto, via le misure restrittive

La decisione sugli aeroporti Veneto è stata assunta dall’agenzia sulla base delle valutazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e di altri autorevoli istituti di sanità pubblica. «Solo pochi giorni fa – continua l’assessore –, per i viaggiatori in partenza dai nostri scali aeroportuali e diretti in alcuni altri Paesi come la Grecia, erano previste, per effetto dell’elenco stilato dall’EASA, delle misure restrittive che prevedevano test obbligatori all’arrivo e auto-isolamento. Ora questi obblighi appaiono superati e il riconoscimento che il Veneto è un territorio sicuro, potrà favorire la ripresa delle attività dei vettori aerei negli aeroporti veneti e quindi dell’incoming turistico».

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