In bici sulla ciclabile con il figlio. «Multa di 400 euro perché non avevo la mascherina»
Una multa e un atteggiamento «vergognoso». Così Andrea Marchesan, 34enne vicentino, ha preso i moderni carta e penna, ovvero ha fatto un video su Youtube per denunciare quanto gli era successo: una multa di 400 euro perché non indossava la mascherina, pur avendola a portata di mano, mentre stava andando su una pista ciclabile insieme al figlio. Siamo nella zona industriale di Castegnero, nella pista ciclabile che collega la cittadina a Longare, in provincia di Vicenza. Mentre arrivano buone notizie (probabile che dal 2 giugno non ci sia più l’obbligo di indossare la mascherina, ecco la notizia) e molti lavori in casa si potranno fare gratis (qua l’elenco), arriva anche una storia che pare cozzare con il buonsenso.
«Non ci eravamo allontanati molto da casa – spiega -. Stavo percorrendo la ciclabile insieme a mio figlio, quando ho incrociato sulla strada regionale una pattuglia della polizia locale. All’interno gli agenti che ci hanno guardato e poi tirato dritto, per poi farsi trovare alla rotatoria successiva, fermandoci e chiedendoci i documenti. Avevo la mascherina a portata di mano, e infatti l’ho subito indossata. Ma non c’è stato niente da fare: mi hanno fatto un verbale da 400 euro. Questo sarebbe il buonsenso? Non intendo pagare la multa».
L’associazione Codici assisterà il papà multato dalla Polizia Locale di Longare mentre percorreva la pista ciclabile insieme al figlio di 4 anni. Una storia che ha fatto scalpore e non poteva essere diversamente, considerando il comportamento dei vigili urbani. «Quanto successo ha dell’incredibile – dichiara Franca Berno, Responsabile di Codici Veneto – in un momento come questo non è possibile fare una multa di 400 euro ad un papà che andava in bici su una pista ciclabile deserta perché invece di indossare la mascherina, la teneva sul manubrio. L’aveva con sé, pronto ad indossarla nel caso avesse incontrato qualcuno, ma questo non è stato tenuto minimamente in considerazione, nemmeno il momento di svago che ha voluto concedere al figlio. L’importante era punire. Appena saputo dell’accaduto ci siamo attivati – conclude Berno – ci siamo messi a disposizione del papà e ora siamo al lavoro con i nostri legali per preparare il ricorso contro la sanzione».
La replica dei sindaci
Cinque sindaci della zona hanno diramato un comunicato ufficiale contro Andrea Marchesan, Matteo Zennaro di Longare, il paese di residenza di Marchesan, Marco Montan, Castagnero, dove è stata data la multa, Ulisse Borotto di Nanto, Ciro Piccoli di Montegaldella e Paolo Pellizzari di Arcugnano. E come riporta il Giornale di Vicenza, sono andati giù duro. «Non solo è negata categoricamente la tenuta di un comportamento illecito ed oltraggioso da parte degli agenti della polizia locale – ha detto Zennaro – ma dalla relazione fornita emerge invece un atteggiamento gravemente ingiurioso del cittadino verso gli agenti». I sindaci concludono ricordando che ogni Comune si riserva l’opportunità di «procedere nelle sedi competenti per le omissioni nella narrazione del cittadino, per la parzialità della ricostruzione e per l’atteggiamento ingiurioso verso gli agenti» anche per quanto riguarda i commentatori nei social.