Ombrelloni e tavolini più vicini, Zaia in pressing: «Applichiamo le linee guida Veneto»
Tavolini dei bar a 2 metri, poca distanza fra gli ombrelloni in spiaggia: arrivano le prime indicazioni sulle linee guida Veneto. Per una riapertura, per chi è pronto, già da lunedì 18 maggio. Il Veneto va in pressing su Roma, chiedendo di poter utilizzare per la riapertura di lunedì 18 maggio le proprie linee guida, meno stringenti di quelle Inail che sta valutando il Governo. «In alcune casi inapplicabili», afferma il Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. «La spiaggia per noi è così: distanze di 3 e 2 metri per ombrelloni e file. Per i bar e ristoranti, niente divisori di plexiglass, niente separè per i ristoranti: 2 metri di distanza, gel igienizzante al tavolo. La mascherina si indossa per andare al bagno, misura della febbre all’ingresso». Mentre sulle seconde case Zaia promette: «Si potrà andare, da lunedì 18 maggio, tutto liberalizzato».
«Stanno calando il numero dei ricoverati, delle persone in terapia intensiva, delle persone in isolamento – continua Zaia -. Un altro dato importante di oggi, solo 31 nuovi casi positivi su più di 10.000 tamponi. Con tutti questi dati resta il grosso problema, comunque, di affrontare l’apertura. Noi manteniamo la preoccupazione: l’apertura di lunedì 18 maggio è una partita ancora più importante di quella fatta il 4 maggio. Allora erano 1,2 milioni di cittadini veneti che uscivano di casa, ora sono residuali quelli che non escono».
«Cosa intendiamo aprire? Bar, ristoranti, spiagge, centri sportivi, palestre, piscine, attività commerciali e di servizio alla persona. Un impegno importante, che ci prendiamo noi – dice Zaia, parlando delle linee guida Veneto -. Lo faccio perché penso che i veneti saranno responsabili: sia quelli che erogheranno i servizi, sia i clienti. Noi sappiamo che ci saranno delle linee guida: la battaglia mia e di altri Governatori è per non applicare quelle dell’Inail. O meglio, la battaglia è far sì che noi si possa applicare le nostre linee guida, là dove le abbiamo. Apprezzo lo sforzo dell’Inail, ma in alcuni casi sono linee guida imbarazzanti. Penso ai 4 metri fra tavolo e tavolo per i ristoratori: se applicate, molti non riapriranno più».
CONFERMATA APERTURA IL 18, ANCHE PER PALESTRE E CENTRI SPORTIVI
Linee guida Veneto per le spiagge
«Sulle spiagge: noi facciamo un fatturato di almeno 9 miliardi di euro l’anno, 32 milioni di presenze turistiche l’anno. Per noi è questione di vita o di morte per l’economia. Se teniamo 5 metri di distanza fra ombrellone e ombrellone, possiamo far entrare un camion a rimorchio nel mezzo. Permettiamo che ci siano attività – giustamente – dove si lavora in centinaia di persone, e non si può stare sotto un ombrellone? Sopra il metro di distanza fra i lavoratori si può evitare di usare la mascherina, così come dovrebbe essere fatto in spiaggia. Un metro di distanza fra le persone basta, vai al bar con la mascherina, dove si starà attenti di evitare assembramenti, magari alcuni chioschi si organizzeranno con il servizio sotto l’ombrellone. Stiamo lavorando affinché le linee guida Inail diventino solo alternativa là dove una Regione non ha linee guida. Ma noi abbiamo le linee guida Veneto, ovviamente scritte dal nostro dipartimento di prevenzione, della nostra sanità pubblica».
ECCO LA PROPOSTA INAIL PER LE SPIAGGE
«La situazione è affrontabile, ma con buonsenso – conclude Zaia -. Non va bene neanche andare avanti con linee guida Inail fino al primo giugno, per poi intervenire, sarebbe un suicidio. In sicurezza possiamo aprire. Da lunedì 18 maggio ci sarà ragione ancora di più di arrabbiarsi se si vede qualcuno senza mascherina. Ci giochiamo il nostro futuro. Il Veneto ha già perso 50mila posti di lavoro, finora. Non riusciamo a ricostruirli dopo qualche ora, di questi 35mila vengono dal turismo».
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