Decreto Rilancio: tutte le misure per imprese, lavoro, famiglie
Cassa integrazione in deroga prorogata (e pagata subito), bonus per i lavoratori autonomi. Ma anche reddito di emergenza per el famiglie in difficoltà, ecobonus al 110% per alcuni lavori in casa, bonus baby sitter e assunzione di infermieri e insegnanti. Dalla famiglia alle imprese, dalla scuola alla sanità: il Consiglio dei Ministri ha approvato nella serata di ieri 13 maggio il cosiddetto Decreto Rilancio. Si tratta di un pacchetto di 256 articoli, per una spesa complessiva di 55 miliardi di euro. 25,6 andranno ai lavoratori, 14-16 alle imprese, 4 saranno di tagli alle tasse per le imprese fino a 250 milioni di fatturato, 3 per la sanità. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato le misure nel corso di una conferenza stampa.«Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia ad una pronta ripartenza», ha spiegato il premier. Nel decreto, spiega, «c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione». «Un testo complesso» e «pari a due leggi di bilancio», lo definisce il premier. Ecco tutte le novità:
Decreto rilancio, le aziende
Il pacchetto lavoro del decreto rilancio vale 25,6 miliardi, quasi la metà del decreto e comprende finanziamenti per la cassa integrazione e i bonus per i lavoratori autonomi. 10 miliardi per le pmi fino a 5 milioni di fatturato, con contributi a fondo perduto per quelle che hanno subito un calo dei ricavi di almeno un terzo ad aprile. L’indennizzo è del 20% per i fatturati fino a 400mila euro, del 15% fino tra 400mila euro e un milione e del 10% oltre questa soglia e fino a 5 milioni. Alle imprese in totale andranno 16 miliardi di euro, verrà tolta la rata dell’Irap di giugno e saranno tagliati 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato. Eliminata anche la prima rata dell’Imu per gli alberghi e gli stabilimenti balneari. Bar e ristoranti non dovranno pagare il canone per l’occupazione del suolo pubblico. «Un miliardo e 150 milioni di euro sono destinati a sostenere la filiera agricola», ha detto la ministra per le Politiche agricole Bellanova.
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Lavoro
La cassa integrazione e l’assegno del fondo di integrazione salariale con la causale Covid-19 potranno essere concessi per altre 9 settimane, dopo le 9 previste dal Cura Italia (e richieste da quasi 8 milioni di lavoratori). Di queste ulteriori 9 settimane, 5 si potranno utilizzare fino alla fine di agosto. Le restanti 4, invece, solo a settembre e ottobre. Col Decreto Rilancio sarà semplificata la procedura, in particolare della cassa integrazione in deroga: sarà pagata entro 30 giorni, mentre l’Inps anticiperà il 40% della somma entro 15 giorni dalla domanda. Confermati i bonus da 800 euro per le partite iva e i collaboratori. Si sale fino a 1.000 euro per chi dimostra di avere avuto perdite fatturato fino al 33% a marzo e ad aprile 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Il bonus di 600 euro viene esteso a colf e badanti. Le lacrime della ministra Teresa Bellanova hanno accompagnato l’annuncio della regolarizzazione dei migranti che lavorano come braccianti, colf e badanti. La richiesta può arrivare tanto dal lavoratore quanto dal datore di lavoro, che chiede l’emersione di un rapporto di lavoro non regolare. Nel primo caso i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 possono richiederne uno temporaneo di 6 mesi. Se entro quel termine otterranno un contratto di lavoro, il permesso verrà convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Nel secondo caso è il datore di lavoro che presenta l’istanza di emersione del lavoratore, indicando la durata del contratto di lavoro e la retribuzione, non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo. Per ogni lavoratore il datore di lavoro deve pagare 400 euro più una somma forfettaria a titolo retributivo, contributivo e fiscale. Le richieste vanno presentate dal 1° giugno al 15 luglio.
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Decreto rilancio, le misure per le famiglie
Quelle con Isee inferiore a 40mila euro riceveranno un bonus vacanze. Verrà raddoppiato (per chi non l’ha utilizzato) il bonus baby sitter: da 600 euro a 1.200 per tutto il 2020, e potrà essere usato anche per pagare centri estivi. Novità anche sul congedo parentale: da 15 a 30 giorni al 50% dello stipendio nel settore privato e istituzione di un fondo per le persone non autosufficienti pari a 90 milioni di euro. Si introduce poi il Rem, il Reddito di emergenza per i più poveri: due mensilità da 400 euro (single) a 800 euro (famiglia). Domanda all’ Inps entro giugno: Isee sotto i 15 mila euro. Niente assegno unico per ogni figlio under 14 che la ministra Bonetti aveva promesso.
Sanità
Contro il ritorno dell’epidemia il governo ha stanziato 3,25 miliardi. Per rinforzare l’assistenza territoriale, fondamentale a intercettare i nuovi casi di Covid-19, arriveranno 1 miliardo e 250 milioni: previsti l’assunzione di 9.600 infermieri da far lavorare nei dipartimenti di prevenzione e finanziamenti a strutture, come alberghi, per la quarantena di chi non può restare a casa. Verrà istituito anche un fondo per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità, da 40 milioni di euro. Agli ospedali vanno invece 1,9 miliardi, per aumentare i letti di terapia intensiva e sub intensiva. Sul piatto anche fondi per le residenze per gli anziani. Altri 100 milioni servono per le borse di specializzazione, che con altri finanziamenti nei prossimi anni, fino al 2024 saranno 4.200 in più.
Scuola
1,45 miliardi di euro in due anni per garantire «il rientro in piena sicurezza a settembre (400 milioni), la digitalizzazione (331 milioni), gli esami di maturità in presenza in sicurezza (39 milioni)» ha detto Conte. Verranno assunti 16mila nuovi insegnanti e saranno previsti 1,4 miliardi di euro per il sistema universitario e della ricerca tra 165 milioni sul Fondo di finanziamento ordinario per allargare l’ area no tax degli studenti, 40 milioni in più sulle borse di studio, 15 milioni per i dottorati, 62 milioni per l’Alta formazione musicale. Il Fondo per la ricerca First sale di 300 milioni.
Turismo e cultura
Per non compromettere definitivamente la stagione estiva arriva un consistente pacchetto turismo da 4 miliardi di euro: dallo stop alla prima rata Imu per alberghi e simili al tax credit per chi sceglierà le vacanze in Italia. L’importo del bonus vacanze (per famiglie con Isee fino a 40 mila euro) è modulato in base alla numerosità del nucleo: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. C’è la possibilità per alberghi e teatri, ristoranti e sale concerto, di mettere in atto lavori di distanziamento con sconti fiscali del 60 per cento.
Incentivi per bici, moto e auto
Bonus per acquistare bici e monopattini per i residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti. Sarà pari al 60% della spesa sostenuta, non potrà superare i 500 euro a persona. Potrà essere utilizzato per l’acquisto di bici, anche a pedalata assistita, ma anche segway, hoverboard, monopattini e monowheel fino al 31 dicembre 2020. Si studia il rimborso dell’abbonamento ai mezzi pubblici non utilizzati durante i mesi del lockdown: quindi treni, bus, metro e vaporetti. Presenti anche gli incentivi alla rottamazione. Fino a esaurimento del fondo, chi vuole rottamare dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 la propria auto (da Euro 3 in giù) o il motociclo (fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi) potrà godere di un ‘buono mobilità’ (cumulabile con quello per l’acquisto delle bici) pari a 1.500 euro per ogni autovettura e 500 euro per ogni motociclo rottamati.