Apertura spiagge Veneto, ecco cosa si potrà fare (e cosa no)
Apertura spiagge Veneto, torna il sereno. Grazie anche alla geografia: perché il litorale adriatico, così «profondo», si dimostra un’ancora di salvataggio. Le nuove linee guida preparate dalla Regione Veneto, infatti, permetteranno di non bruciare tanti posti. A Jesolo, per fare un esempio, si stima una riduzione del 20%. Certo, le regole cambieranno, soprattutto per quanto riguarda la spiaggia libera. E la ressa andrà evitata: proprio a Jesolo stanno mettendo a punto un’app sperimentale per prenotarsi (leggi qui tutti i particolari), ma quantomeno una buona parte della fruibilità del litorale si potrà salvare. Ed è così che apertura spiagge Veneto diventa una realtà, insieme a tanti altre (bar, ristoranti, biblioteche, palestre, piscine e altro ancora, ecco tutto l’elenco), a differenza di quanto succede per i bimbi dai 0 ai 14 anni, con centri estivi ancora bloccati (si parla di una riapertura il 3 giugno, ecco i particolari). Lettini distanziati, ma non troppo, mascherina per gli spazi comuni. L’apertura spiagge Veneto, almeno per il 2020, andrà così.
Apertura spiagge Veneto, le regole
Ma vediamo nel dettaglio le regole previste dalla Regione Veneto.
- lettini almeno ad un metro di distanza per apertura spiagge Veneto (molte spiagge sono orientate a 1,5), ombrelloni a 3,5. In pratica un ombrellone dovrà occupare non meno di 10 metri quadrati
- riorganizzazione degli spazi, almeno un metro di distanza fra le persone, a meno che non siano conviventi, familiari o piccoli gruppi di amici, fino a 5
- barriere fisiche per la postazione cassa, altrimenti tutto il personale in mascherina
- organizzare la prenotazione, dove possibile, e tenere nota per 14 giorni delle persone che hanno avuto accesso alla spiaggia
- steward che ti accompagnano all’ombrellone e ti spiegano le regole, soprattutto alle persone straniere
- disponibilità di sanificatori e gel igienizzante
- possibilità di misurare la febbre a chi entra: se supera i 37,5 gradi, non si potrà entrare
- Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e sanificazione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza
- Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti