Veneto, piano per la riapertura: obiettivo 4 maggio
Attività produttive e – probabile – un ulteriore allentamento delle misure restrittive per le persone: la data buona da segnarsi, quantomeno per il Veneto, potrebbe essere il 4 maggio. A dirlo è il presidente della Regione Luca Zaia: «Io immagino che dal 4 maggio dovremmo essere tutti pronti, ovviamente con dispositivi e regole negoziate con parti sociali e datori di lavoro, per la riapertura – ha detto nel suo consueto punto stampa -. A me risulta che questo lavoro lo si stia già facendo a livello nazionale. Anzi, non escludo che alcune attività potrebbero essere messe in griglia di partenza anche un po’ prima, ma immagino che la dead line sarà il 4 maggio».
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Rimane importante non creare (e non crearsi) false illusioni: per la riapertura sarà decisivo il contenimento dei casi. Serve continuare nella direzione che si è presa in questo periodo. Ma le parole del Governatore Zaia lasciano ben sperare. E, scongiuri a parte, pare che quanto meno per l’attività produttiva l’inizio di maggio, passati i ponti del 25 aprile e della festa dei lavoratori, sia il momento buono per rimettersi in moto.
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Zaia è intervenuto a tutto campo, parlando anche di un premio in arrivo per il personale medico. «Sono convinto che sia necessario dare un incentivo ai nostri dipendenti sanitari, purché con la logica della meritocrazia. Già non aver applicato l’addizionale IRPEF in questa regione negli ultimi dieci anni per un medico significa non aver prelevato quasi 5 mila euro. Ciò significa che noi è dieci anni che diamo un premio a tutto il personale». E, dopo aver auspicato il salvataggio della stagione turistica («siamo veneti, non possiamo rinunciarci» ha spiegato, aggiungendo «se i tedeschi chiudono tutto, vengano da noi»), ha ringraziato il leader del Carroccio Matteo Salvini che lo aveva indicato, in una trasmissione televisiva, come futuro premier. «Lo ringrazio, ma è serio da parte mia rimanere concentrato sul Veneto e su questa tragedia».
foto dal profilo facebook di Luca Zaia