Unipd raccoglie fondi per la ricerca sul Coronavirus
L’Università di Padova mette a disposizione la forza dei suoi ricercatori – dall’area medica alla biostatistica, dall’area farmacologica a quella delle scienze ingegneristiche – per sconfiggere la pandemia da SARS-CoV-2. E per farlo ha iniziato a ottenere donazioni tramite un’apposita raccolta fondi.
E nel frattempo Unipd non si ferma, anzi. I dati aggiornati parlano di 140mila ore di lezioni fruite mediamente al giorno, con 2.782 insegnamenti attivati. Sono state inoltre svolte online 202 sedute di laurea, che hanno visto laurearsi 1.510 studenti. Sono stati inoltre effettuati esami per 7.916 studenti.
L’identikit del SARS-CoV-2
I Coronavirus sono stati identificati negli anni Sessanta. Si tratta di una famiglia di virus che infetta l’uomo e alcuni animali causando diverse malattie che vanno dal comune raffreddore a patologie più gravi quali la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona se osservati al microscopio.
Il nuovo Coronavirus (nCoV) che sta causando la pandemia attuale è un ceppo di coronavirus denominato SARS-CoV-2 che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo, prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
L’unico modo per combattere e sconfiggere il SARS-CoV-2 è la ricerca, ovvero lo studio dei suoi comportamenti, le modalità di trasmissione, le evidenze epidemiologiche che permettono di comprenderne meccanismi e peculiarità virali, così da poter sviluppare farmaci efficaci e un vaccino atto a contrastarne la diffusione.
«L’intero pianeta sta vivendo un momento cruciale, affrontando la pandemia dovuta al Covid-19. Un nemico pericoloso, capace di diffondersi velocemente, senza confini – afferma Rosario Rizzuto, Rettore dell’Università di Padova –. Ma il virus si può fermare e sconfiggere, con un’arma altrettanto globale: la forza della scienza. Ed è per questo che l’Università di Padova lancia una raccolta fondi per supportare la ricerca. Con un semplice clic sull’apposita piattaforma che abbiamo creato sul sito Unipd si potrà aiutare il lavoro della comunità scientifica, impegnata strenuamente nell’analisi del virus. Conoscerlo per poi combatterlo: un lavoro incessante che vede il nostro Ateneo in prima linea nel portare il proprio contributo, mettendo in campo quella profonda capacità di ricerca che ci è universalmente riconosciuta. In quello spirito di massima collaborazione abbiamo anche messo a disposizione della Regione del Veneto i nostri laboratori per l’analisi dei test che si stanno effettuando e che si andranno a compiere. Ma nella lotta al Coronavirus tutti possiamo fare la nostra parte: insieme supereremo questa sfida, e ne usciremo più forti e uniti».