Niederstätter al lavoro per allestire container negli ospedali
Spesso le esigenze di spazio si creano improvvisamente e senza un reale preavviso, per esempio durante le emergenze. In questi casi è fondamentale riuscire a trovare delle strutture modulari, compatte e di alta qualità. A rispondere al meglio a questo identikit sono i container, sistemi il cui utilizzo sta prendendo sempre più il largo. Queste soluzioni sono uno dei punti di forza di Niederstätter, azienda altoatesina specializzata in noleggio di mezzi da cantiere con una forte componente tecnologica.
L’azienda, guidata dalla famiglia Niederstätter ha appena chiuso un bilancio record, quello del 2019, che per la prima volta ha superato la soglia dei 30 milioni di euro. Componente crescente, anche se comunque non maggioritaria, quella del noleggio dei container utilizzati spesso anche come soluzione temporanea per uffici, scuole e ospedali nel caso di lavori di ampliamento, ristrutturazioni o eventi eccezionali.
Covid-19, boom di richieste per i container
Nelle ultime due settimane è cresciuta a dismisura la richiesta di container: Niederstätter li ha forniti agli ospedali di Brunico, Bressanone e Vipiteno per allestire aree triage all’esterno dei nosocomi per l’emergenza Covid-19. Presto altri moduli verranno consegnati ad ospedali del Nord Italia che stanno scegliendo questa soluzione per via dei molti benefici che porta con sé: dalla possibilità di ospitare tecnologie e macchinari al suo interno, all’isolamento acustico e termico, fino ad arrivare alla rapidità di montaggio e di sistemazione. Ma anche la possibilità di sanificazione, modularità e facilità di messa in rete, sia per quanto riguarda energia elettrica, che acqua e ossigeno.
Ma non finisce qui: oltre al basso costo della tecnologia, un altro beneficio è rappresentato dal risparmio delle materie prime, attraverso il riuso e il riciclo della struttura stessa, che regala una seconda vita al container. Fondamentale è anche l’abbattimento dei costi, grazie alla diminuzione dei tempi di realizzazione delle strutture. Il tutto anche in un’ottica di edilizia sostenibile e di attenzione dell’ambiente.
Container, ma non solo. È infatti in grande crescita anche la richiesta di servizi igienici esterni ospitati in container, soprattutto nella versione da cantiere o da campo: avere servizi igienici efficienti e dotati di acqua corrente consente di tener separati gli operatori impegnati nelle costruzioni, o in aree a rischio contaminazione, dal resto degli utenti.
«Siamo orgogliosi di aver potuto contribuire ad aiutare il personale sanitario impegnato in queste settimane di lotta al Covid-19 – spiega Manuel Niederstätter, membro del consiglio d’amministrazione e prossima generazione dell’azienda familiare -. Abbiamo voluto fornire un prodotto modulare che possa garantire igiene e comfort a tutti gli operatori».
Scena e Sacile, due esempi vincenti in ambito scolastico
Due esempi virtuosi che certificano l’utilizzo vincente, oltre che l’aumento dell’uso di questa tecnologia, anche in ambito scolastico li troviamo a Scena, comune sopra Merano in Alto Adige, e a Sacile, comune nel Friuli Venezia-Giulia. In entrambi i casi il lavoro è stato firmato da Niederstätter.
A Scena, durante i lavori di costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia, sono stati assemblati 32 container per ospitare 75 bambini durante i lavori. Per far fronte alle limitazioni di spazio esistenti, la struttura dei container è stata progettata come un edificio a due piani. In questo modo, l’edificio poteva essere situato immediate nelle vicinanze della posizione abituale, direttamente nel parco adiacente del centro scolastico, comodo per il personale e i genitori. Il sistema comprendeva le sale multifunzionali, la mensa, gli uffici e le strutture sanitarie. I container sono stati consegnati in dieci giorni chiavi in mano dalle fondamenta, rispettando ovviamente le norme di sicurezza.
A Sacile, comune della provincia di Pordenone, sono stati invece installati 21 container per fornire agli studenti di cinque classi della Scuola Primaria una sistemazione durante i lavori di costruzione di quest’ultima. Visto che il progetto è stato sviluppato su un’area sismica, è stata data grande importanza alla sicurezza degli studenti, degli insegnanti e di tutti i collaboratori scolastici, con vie di fuga meticolosamente controllate assieme al Comune e alla Provincia. L’edificio è stato completato assemblato e consegnato nel giro di una settimana e ha ospitato 80 studenti.
«Crediamo fortemente in questa tecnologia modulare, perché è un servizio comodo per qualsiasi tipo di esigenza – spiega Manuel Niederstätter -. Quelli a Scena e Sacile sono stati due lavori svolti in una situazione di emergenza, e la buona riuscita dei progetti ha confermato la forza innovativa della tecnologia».