Coronavirus, Luxottica: tre giorni di chiusura per evitare i contagi

Luxottica sospende la produzione per tre giorni per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e sicurezza in azienda richieste per affrontare l’emergenza Coronavirus. L’azienda ha comunicato di aver deciso, in accordo con le organizzazioni sindacali, una sospensione temporanea da oggi lunedì 16 a mercoledì 18 marzo, delle attività produttive degli stabilimenti di Agordo, Sedico e Cencenighe (BL), Rovereto (TN), Pederobba (TV), Lauriano (TO), Silvi Marina (TE) e Città Sant’Angelo (PE), e di due giorni, dal 16 al 17 marzo, delle attività del polo logistico di Sedico.

La sospensione delle attività permetterà di validare le misure previste dal “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento di COVID-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto da governo e sindacati, per garantire alla ripresa delle attività la massima tutela della salute dei dipendenti.

«La decisione – ha reso noto il colosso degli occhiali – segue di due giorni l’accordo sottoscritto tra azienda e Organizzazioni Sindacali che recepisce e anticipa, in alcuni casi anche in modo più estensivo, parte delle misure introdotte a livello nazionale tra le altre, il rallentamento delle attività produttive e la rarefazione progressiva del personale nei reparti, l’implementazione di logiche di segregazione dei gruppi e degli ambienti di lavoro, il ricorso estensivo al lavoro agile per gli uffici, l’adozione collettiva di mascherine di protezione e l’introduzione di presidi per il rilevamento della temperatura corporea agli ingressi».

Le giornate di sospensione dell’attività saranno coperte con il ricorso alla cassa integrazione e permetteranno all’azienda di rimodulare l’organizzazione del lavoro secondo le disposizioni dei recenti decreti governativi e di ripartire in modo graduale tra mercoledì 18 e giovedì 19 marzo al fine di garantire i servizi essenziali e la continuità operativa. Azienda e sindacati hanno inoltre concordato in via preventiva la possibilità di ricorrere nelle prossime nove settimane alla cassa integrazione per gestire le contingenti riduzioni del personale nei reparti in osservanza delle indicazioni governative.

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