Coronavirus, la guida completa per compilare l'autocertificazione

Con le nuove disposizioni ministeriali, tutto il territorio italiano è stato dichiarato Zona Protetta per contenere la diffusione del Covid-19. Secondo quanto stabilito dal decreto, sono vietati tutti gli spostamenti non necessari, fatta eccezione per «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute», per le quali si deve compilare un’autocertificazione, che deve essere sempre portata con sé e mostrata alle forze dell’ordine, in caso si venisse fermati.

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L’autocertificazione Coronavirus, come si vede nel fac-simile aggiornato qui sotto, si compone di tre sezioni principali. La prima è quella dei dati personali, in cui bisognerà inserire, oltre ai dati anagrafici, il numero di un documento e il numero di telefono. La seconda parte è la dichiarazione di responsabilità, in cui si dichiara di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio, e delle limitazioni agli spostamenti. Nella terza e ultima parte andranno inseriti i motivi dello spostamento, che devono rientrare tra quattro categorie: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso la propria abitazione. L’autocertificazione aggiornata è scaricabile a questo link.

 

Se non potete stampare il modulo, potete copiare il testo su un foglio bianco (la c. d. ‘carta libera’) e firmarlo, oppure  compilare sul momento quello fornito dalle forze dell’ordine all’apposito desk di controllo.

I controlli saranno eseguiti lungo le grandi infrastrutture e lungo la viabilità ordinaria dalla Polizia stradale, dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie locali. La Polizia ferroviaria, insieme al personale delle Ferrovie dello Stato, le autorità sanitarie e la Protezione civile, eseguirà controlli sullo stato di salute di tutti i passeggeri in entrata e uscita dalle stazioni e su tutte le linee ferroviarie con i termoscanner. Negli aeroporti saranno controllati i passeggeri in partenza e in arrivo.

Autocertificazione Coronavirus: cosa succede se non ce l’hai

Per chi viola le limitazioni agli spostamenti o dichiara il falso si applica l’articolo 650 del codice penale: “inosservanza di un provvedimento di un’autorità”, la cui pena prevista è è l’arresto fino a 3 mesi o ammenda di 206 euro. Pene che possono inasprirsi per chiunque eluda periodi di quarantena, che potrebbero configurare l’ipotesi più grave, quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale, ovvero “delitti colposi contro la salute pubblica “.

Secondo quanto riportano i dati del Ministero dell’Interno, nella sola giornata del 12 marzo sono state controllate 130.584 persone, di cui 4275 sono state denunciate applicando l’articolo 650 del codice penale, e 68 per falsa attestazione o dichiarazione. Sono stati inoltre controllati 62.218 esercizi commerciali, di cui 369 sono stati denunciati.

Giacomo Porra

Articolo aggiornato il 26 marzo 

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