Coronavirus e sicurezza in azienda: scatta il nuovo protocollo di regolamentazione
Ore di trattativa in collegamento da remoto. Da un lato il governo, dall’altro le parti sociali e le organizzazioni datoriali. Il risultato arriva la mattina di sabato 14 marzo 2020, dopo il rischio che il tavolo virtuale saltasse, con la firma del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro“.
Un documento che parte da una considerazione lapidaria: «La prosecuzione delle attività produttive – si legge – può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione». Per questo motivo, sindacati e categorie economiche convengono «il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali, con la conseguente riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, al fine di permettere alle imprese di tutti i settori di applicare tali misure e la conseguente messa in sicurezza del luogo di lavoro».
Il protocollo è suddiviso in 13 punti: informazione, modalità di ingresso in azienda, modalità di accesso dei fornitori esterni, pulizia e sanificazione in azienda, precauzioni igieniche personali, dispositivi di protezione individuale, gestione degli spazi comuni, organizzazione aziendale, gestione dell’entrata e dell’uscita dei dipendenti, spostamenti interni, gestione di una persona sintomatica in azienda, sorveglianza sanitaria e aggiornamento del documento. Di seguito, le principali indicazioni.
Vietato l’accesso con febbre e sintomi influenzali
Secondo il protocollo, «il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione – nel rispetto delle indicazioni riportate in nota – saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni».
Fornitori esterni: ridurre al minimo i contatti
Il documento siglato dalle parti sociali invita a ridurre al minimo i contatti tra fornitori esterni e personale aziendale. Nel dettaglio, «gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro».
Pulizia e sanificazione in azienda e igiene personale
Si prevede che l’azienda assicuri la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Occorre inoltre «garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi». È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.
Chiusure di reparti, smart working, ammortizzatori sociali
Le imprese, d’intesa con le organizzazioni sindacali potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working o comunque a distanza. Prevista anche la rimodulazione dei turni per evitare che le persone si incontrino. Sospese o annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro. Si utilizzeranno in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione.
A questo link è disponibile il testo completo del protocollo.
Venetoeconomia.it mette a disposizione dei lettori l’elenco dei documenti ufficiali che normano spostamenti e attività di cittadini e imprese: vai all’articolo Emergenza Coronavirus in Veneto: ecco tutti i documenti ufficiali.
Ricordiamo che per circolare è necessario autocertificare le motivazioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza) che spingono a farlo: trovate a questo link la guida dettagliata alla compilazione dell’autocertificazione.
Venetoeconomia ha inoltre aperto lo speciale #CasaLavoro. Fare impresa ai tempi del Coronavirus con le testimonianze di imprenditori, professionisti, docenti. Ricordiamo inoltre che le principali informazioni sulle restrizioni di questi giorni sono pubblicate nella pagina di domande e risposte Coronavirus FAQ: cosa si può fare e cosa no in tutta Italia.