Coronavirus, l'emergenza colpisce l'agroalimentare veneto: perdite fino al 70%
L’emergenza sanitaria sociale ed economica creata dal coronavirus mette in crisi le aziende dell’agroalimentare veneto. Sono 12mila i produttori di ortaggi e frutta che registrano perdite pesanti (fino al 30 per cento) nei volumi e nel fatturato delle colture di stagione, dal radicchio alle insalate agli asparagi; mentre le 1500 aziende florovivaistiche del Veneto, che impiegano 50mila addetti, sono paralizzate dal fermo imposto ad attività commerciali, manifestazioni, cerimonie ed eventi e registrano perdite del 50-70 per cento. Coldiretti Veneto ha stimato addirittura un azzeramento totale del fatturato pari a 500 milioni realizzato dalle aziende florovivaistiche regionali.
Su entrambi i settori pesano la carenza di dispositivi di protezione (mascherine) per i lavoratori e la carenza di manodopera specializzata, in particolare dei lavoratori stagionali dell’Est europeo che garantiscono la raccolta degli asparagi e le lavorazioni nei vivai. Questi i temi discussi ieri 19 marzo al Tavolo Verde (in videoconferenza) a cui l’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan ha partecipato con i rappresentanti della filiera ortofrutticola e del settore florovivaistico del Veneto.
“Da parte della Regione Veneto – ha assicurato Pan- c’è il massimo impegno a reperire e distribuire mascherine anche agli operatori agricoli e ad affiancare i produttori e le associazioni di categoria indicando le procedure e le modulistiche idonee per rilevazione omogenea dei danni. Stiamo inoltre velocizzando tutti i pagamenti, sia i saldi 2019 che gli anticipi 2020 sui piani operativi per l’ortofrutta , per garantire un po’ di liquidità alle aziende. Ma l’obiettivo al quale sto lavorando è una misura straordinaria di intervento a favore delle filiere più colpite dalla crisi, che veda l’impegno finanziario anche della Regione”.
I rappresentanti delle Organizzazioni dei produttori hanno sollecitato, in particolare, estensione delle agevolazioni fiscali anche per le aziende con oltre 2 milioni di fatturato, anticipo dei pagamenti dei saldi 2019 dei piani operativi per l’ortofrutta, sospensione e alleggerimento dell’onere dei contributi previdenziali, deroghe Ue sugli aiuti di stato, ripristino dei voucher semplificati, coinvolgimento della grande distribuzione organizzata per la vendita di frutta e ortaggi di stagione ‘made in Veneto’ e un grande investimento promozionale sulla qualità e salubrità dei prodotti e dei brand veneti.