Safilo, arriva l'ecosistema digitale: «carta dimezzata, tempi ridotti, meno sprechi»

Ottimizzare i tempi, ridurre gli sprechi da lavorazione e minimizzare l’utilizzo di documenti cartacei. Questi gli obiettivi della trasformazione digitale in due stabilimenti veneti di Safilo, Santa Maria di Sala nel Veneziano e Longarone nel Bellunese. L’operazione è il frutto di una partnership avviata un anno fa con la società di consulenza padovana AzzurroDigitale. Con l’introduzione di un ecosistema digitale formato da due piattaforme integrate, Digital Cockpit e AWMS, si sono velocizzati i processi produttivi, con un importante miglioramento dell’efficienza di stabilimento che si traduce nell’abbattimento del 10% dei tempi di attraversamento dello stabilimento.

L’innovazione arriva in una produzione di stampo altamente artigianale costruita in 85 anni di storia e di produzione Made in Italy di Safilo. Proprio questo ponte tra l’abilità manifatturiera e le nuove tecnologie rappresenta la cifra più originale di questo progetto, si legge in una nota diffusa da AzzurroDigitale, frutto del lavoro di squadra di un team eterogeneo costituito da esperti di manifattura degli occhiali senior, esperti digitali junior e da AzzurroDigitale, con la guida di Paolo Guadagnin, Global Industrial Engineering Director di Safilo.

Le applicazioni all’avanguardia della tecnologia attuale, che permettono una gestione dei processi produttivi estremamente innovativa anche rispetto ai competitor, sono state sviluppate sulla base della Digital Operations Strategy (DOS) che AzzurroDigitale insieme al team del professor Andrea Vinelli, docente di ingegneria gestionale all’Università di Padova, ha disegnato. In particolare, la DOS è stata progettata applicando una metodologia innovativa: “Make it Clear, Make it Tangible, Make it Real”, frutto della ricerca del Team del professor Vinelli, e in particolare di Luca Vendraminelli, ricercatore attualmente Visiting Fellow al Laboratory for Innovation Science della Harvard University, che proprio il caso Safilo ha studiato, prendendolo a modello per una trasformazione digitale intesa come scelta strategia di lungo periodo e non come azione isolata.

I display touch montati nelle linee produttive

Ogni postazione di montaggio degli occhiali è oggi dotata di un display tramite il quale chi sta lavorando alla postazione segnala il numero di pezzi lavorati, gli eventuali difetti riscontrati e le lavorazioni effettuate: bastano pochi tocchi sullo schermo. Inoltre, il lavoratore può interrogare il sistema per avere ulteriori informazioni sul lotto da produrre, come ad esempio disegni tecnici, suggerimenti sugli errori più comuni commessi sullo specifico modello e molto altro. I dati vengono convogliati e analizzati da una piattaforma software, Digital Cockpit, che fornisce statistiche in tempo reale sull’efficienza dell’impianto produttivo (OEE), sulla produttività, sulla performance dei macchinari e sulle cause dei difetti riscontrati. Nello stabilimento si lavora su più turni, perciò c’è l’esigenza di monitorare lo stato delle macchine giorno e notte: oggi ciò è più facile perché la piattaforma si può consultare anche da smartphone.

L’altra innovazione introdotta è AWMS, Advanced Workforce Management System, uno strumento digitale unico per la gestione e la pianificazione del personale lungo le linee produttive, che utilizza algoritmi basati su logiche di autoapprendimento. Al posto dei fogli di calcolo e dei tabelloni appesi al muro, la gestione dei turni di lavoro si affida a un software che pianifica le persone giuste al posto giusto, rispettando le competenze e le prescrizioni mediche degli operatori, aggiornate in tempo reale.

«Safilo ha voluto investire oltre un milione di euro nella digital transformation – afferma Fabio Roppoli, Chief Operations Officer di Safilo – perché ci consente di lavorare meglio, in sicurezza, e ci offre la possibilità di avere informazioni in tempo reale ed eliminare le attività che non portano valore aggiunto, come l’inserimento manuale dei dati, per concentrarci sull’efficienza e la qualità della produzione. Un ecosistema digitale disegnato a partire dalle esigenze delle persone, investendo non solo in tecnologia ma anche in formazione».

«Nel plant di Safilo la carta sta sparendo – spiega Carlo Pasqualetto, fondatore di AzzurroDigitale –. Con Advanced Workforce Management System (AWMS), pianifichiamo automaticamente i lavoratori rispettando le loro competenze e le specifiche prescrizioni mediche. Grazie a Digital Cockpit il monitoraggio delle macchine è possibile 24 ore su 24, utilizzando dispositivi da remoto, e si può intervenire tempestivamente nel caso di anomalie. Sono tasselli di una visione più grande, in cui la fabbrica è un luogo dove artigianalità e macchinari sono connessi da un’infrastruttura digitale».

Giacomo Porra

Ti potrebbe interessare