Pfas, al via il processo per il maxi-inquinamento

Avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato. Queste le pesanti accuse rivolte ai numerosi imputati per il caso Pfas, il maxi-inquinamento che ha coinvolto diverse aree abitate tra le province di Vicenza, Padova e Verona. La prima udienza preliminare del processo inizia lunedì 21 ottobre. Intanto domenica a Venezia si sono fatte sentire le proteste delle Mamme No Pfas.

Si punta il dito contro Miteni, la società chimica ritenuta responsabile per il disastro, e in particolare – come riporta il Gazzettino – contro i 13 manager, divisi in tre gruppi di imputati. Il primo è composto da quattro dirigenti giapponesi di Mitsubishi corporation (società controllante di Miteni): Kenji Ito, Naoyuki Kimura, Maki Hosoda e Yuji Suetsune. Il secondo gruppo è formato dall’amministratore delegato di International Chemical investors, il tedesco Patrick Hendrick Schnitzer, e dal consigliere di amministrazione della stessa azienda, Achim Riemann. In questo gruppo si trovano anche il francese Alexander Nicolaas Smit e Brian Anthony McGlynn, entrambi ex presidenti Miteni.

Il terzo gruppo, infine, è composto dai responsabili dello stabilimento di Trissino: Luigi Guarracino, ex direttore operativo e ad di Miteni, Mario Fabris, ex direttore tecnico e operativo, e i tre ex procuratori, Davide Drusian, Mauro Cognolato e Mario Mistrorigo. A “riscaldare” il clima in vista dell’udienza hanno pensato le Mamme No Pfas nella grande manifestazione a Venezia di domenica. Centinaia le persone che si sono riversate nel capoluogo veneto con striscioni e slogan.

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