Festival del Futuro, a Verona 37 «future maker» del nostro tempo
Prima edizione del Festival del Futuro, il nuovo evento che porta a Verona 37 «future maker» del nostro tempo: scienziati, medici, economisti, imprenditori, esperti di ambiente e di geopolitica. Un vero think tank che sabato 16 e domenica 17 novembre all’auditorium della Fiera di Verona è chiamato a confrontarsi su otto macrotrend che definiscono altrettante sfide di portata globale.
I filoni sono nutrizione, clima, intelligenza artificiale, robotizzazione del lavoro, longevità, governo dei processi di digitalizzazione, prospettive economiche per il 21esimo secolo, orizzonti della scienza. A questi si aggiungono due focus tematici, sul futuro della ricerca medica e sulla radioterapia per la cura dei tumori, e uno spazio espositivo in cui fare esperienza diretta dei dispositivi innovativi realizzati da alcune startup. Sono aperte le iscrizioni (gratuite) al festival: basta registrarsi sul sito festivaldelfuturo.eu.
Salvare il clima e l’economia: 5 strategie
La sfida più ardua è forse quella di superare la crisi climatica che minaccia il pianeta senza farlo precipitare in una spirale di depressione economica. Per farlo bisogna implementare cinque grandi trasformazioni, come suggerisce Enrico Giovannini, già presidente dell’Istat e ministro del Lavoro e ora portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), nel suo intervento nello studio Macrotrends 2019-2020 di Harvard Business Review Italia che sarà distribuito in anteprima al festival.
La prima ricetta è la «rapida crescita delle energie rinnovabili per dimezzare le emissioni di carbonio ogni dieci anni a partire dal 2020»; seguono gli «investimenti nelle catene alimentari per generare un loro aumento di produttività pari all’1% l’anno»; al terzo punto l’«implementazione di nuovi modelli di sviluppo nei Paesi più poveri»; poi la «riduzione delle disuguaglianze che garantisca che il 10% più ricco della popolazione non riceva più del 40% del reddito nazionale»; infine «investimenti nell’educazione per tutti, nell’uguaglianza di genere, nella salute e nelle politiche di pianificazione familiare, per stabilizzare la popolazione mondiale».
L’evento, promosso dalla piattaforma di studio e divulgazione scientifica Eccellenze d’Impresa, Harvard Business Review Italia e Gruppo editoriale Athesis, è il debutto di un format che si ripeterà a cadenza annuale nella città scaligera, da sempre crocevia di flussi economici e di idee e oggi baricentro del lombardo-veneto, tra le aree più dinamiche del Paese. L’iniziativa è patrocinata tra gli altri dalla Commissione Europea e dal Ministero dello Sviluppo Economico e ha partner scientifici di spessore come Asvis, Istituto Italiano di Tecnologia, Università Boccon, Oxford Economics, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Festival della Scienza e Università di Verona.
«Tecnologia, clima e scienza, temi che toccano tutti»
«Viviamo in un’epoca di crescenti squilibri che generano incertezza e conflitti. Solo analizzando il presente e scrutando il futuro possiamo tentare di ricomporre un nuovo equilibrio – commenta Enrico Sassoon, direttore responsabile di Harvard Business Review Italia -. Il Festival nasce con questa ambizione, e si basa su anni di studi nell’ambito del Progetto Macrotrends di Harvard Business Review Italia, a cui contribuiscono molti dei relatori dell’evento».
«Con il Festival del Futuro diamo vita a uno spazio aperto in cui alcuni temi che solitamente sono affrontati da addetti ai lavori possono incontrare il grande pubblico – afferma Luigi Consiglio, presidente di Gea, società di consulenza che promuove la piattaforma Eccellenze d’Impresa -. Perché sono temi che toccano tutti ma della cui importanza ancora non c’è sufficiente consapevolezza: dalla tecnologia che rivoluziona i vecchi modi di fare impresa alla sfida climatica, fino agli orizzonti della scienza e alla vita che si allunga sempre di più».
«Il Festival ha visto una grande mobilitazione di tutti gli stakeholders del nostro straordinario territorio – spiega Matteo Montan, amministratore delegato del Gruppo editoriale Athesis, media company di riferimento del lombardo-veneto -. Enti locali, associazioni imprenditoriali, università, aziende e brand hanno creduto fin dal primo momento in questa iniziativa, che punta a restituire con le idee e con i fatti una spinta di cambiamento sulla direttrice di sviluppo più importante, il nostro futuro».
Il primo giorno: nutrizione, clima e robot
Si inizia la mattina di sabato 16 novembre: dopo i saluti alle 9, alle 10 la prima sessione “Il futuro della nutrizione nell’era dell’esplosione demografica”, in collaborazione con Mipaaf e Ministero della Salute e con il sostegno di Pastificio Rana. Il workshop ha per protagonisti Luigi Consiglio, presidente di Gea, Paola Testori Coggi, già direttore generale Salute e consumatori alla Commissione europea, il parlamentare europeo membro della Commissione agricoltura Paolo De Castro e Gian Luca Rana, amministratore delegato di Pastificio Rana.
Ore 11, seconda sessione, “La sfida planetaria: clima, ambiente, energia, migrazioni, risorse”, in collaborazione con Asvis e con il sostegno del Gruppo Calzedonia: attorno al tavolo Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia, Enrico Giovannini, portavoce di Asvis, Massimo Gaudina, rappresentante della Commissione europea in Italia, Stefano Sordelli, future mobility manager di Volkswagen Group Italia e Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia.
Si riprende alle 14 con la terza sessione “L’evoluzione del rapporto fra uomo e macchine intelligenti tra promesse e minacce”, in collaborazione con Istituto Italiano di Tecnologia, con Gianmarco Montanari, direttore generale IIT, Alfonso Fuggetta, Ceo di Cefriel, Salvatore Majorana, direttore del parco scientifico e tecnologico Kilometro Rosso, Vincenzo Russi, Ceo di e-Novia, e Andrea Cuomo, founder di Sacertis.
La quarta sessione, dalle 16, è “La rivoluzione tecnologico-digitale: implicazioni per il mondo del lavoro”, in collaborazione con il Politecnico di Milano, con Alessandro Perego, direttore del dipartimento di Economia e management del PoliMi, Umberto Bertelè, professore emerito di Strategia e presidente degli Osservatori Digital Innovation sempre del PoliMi, Carlo De Paoli, presidente di InJob, e Bruno Lamborghini, economista industriale già presidente di AICA, Prometeia e Olivetti Tecnost.
Alle 17.50 conclude la giornata il focus “Il futuro della ricerca medica” con Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon.
Il secondo giorno: salute, università e finanza
La sessione d’apertura di domenica 17, dalle 9, si intitola “Vivere più sani e più a lungo: sfide e promesse per il prossimo decennio”, in collaborazione con Università di Verona: ne parleranno Mauro Zamboni, docente del dipartimento di Chirurgia all’UniVr, Giuseppe Recchia, vice presidente della Fondazione SmithKline, Paolo Fiorini, docente al dipartimento di Informatica all’UniVr, Odile Robotti, amministratore delegato di Learning Edge, Chiara Bovo, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, e Gabriele Cappellato, professore emerito di progettazione architettonica all’Accademia di architettura dell’Università Svizzera italiana.
Seguirà alle 10.50 il focus “Medicina moderna: la Radioterapia, cura non invasiva dei tumori che aumenta la sopravvivenza e la qualità della vita” condotto da Filippo Alongi, direttore del dipartimento Radioterapia oncologica avanzata all’Ospedale Sacro Cuore di Verona.
La seconda sessione, alle 11.30 in collaborazione con il Politecnico di Torino, è “Il governo della digitalizzazione e il ruolo dell’università” con Antonio Vetrò, senior fellow del Centro Nexa su internet e società, Andrea Granelli, presidente di Kanso, Paolo Benanti della Pontificia Università Gregoriana e Carlo Blengino, fellow del Centro Nexa su internet e società.
Dalla leggerezza del digitale agli impegnativi temi dell’economia: “Tra stagnazione secolare e ottimismo tecnologico: quale futuro per economia e finanza nel XXI secolo” è la terza sessione con inizio alle 14, in collaborazione con Università Bocconi e Oxford Economics: un faccia a faccia tra Mario Anolli, professore di gestione dei rischi finanziari, etica della finanza e risk management all’Università Cattolica di Milano, Francesco Daveri, professor of practice di macroeconomics e direttore Full-Time MBA, SDA Bocconi, Veronica De Romanis, docente di politica economica alla Stanford University e alla Luiss, e Emilio Rossi, ceo di EconPartners e senior advisor di Oxford Economics.
Quarta e ultima sessione, in collaborazione con il Festival della Scienza, alle 16: “Orizzonti della scienza: le conquiste più recenti e quelle dei prossimi 20 anni” è il tema discusso da Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler e della Compagnia di San Paolo, Luca Attias, commissario straordinario per l’Agenda digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, e Giuseppe Basso, direttore dell’Italian Institute for Genomic Medicine.