Trasporti, dalla Regione piano da 20 miliardi: «Sostenibilità e competitività»
Un piano da 20 miliardi di euro per disegnare la mobilità del Veneto di domani. È quello approvato dalla Giunta e presentato ieri 24 settembre a Venezia dal presidente della Regione Luca Zaia e dall’assessore ai trasporti Elisa De Berti. Parole d’ordine: sostenibilità ambientale senza penalizzare la competitività. Un piano, secondo Zaia, che risponde all’obiettivo di portare «un veneto su quattro a spostarsi usando i mezzi pubblici, che vuol dire ragionare come una metropoli».
Passano dalle iniziali 32 alle attuali 37 le azioni finalizzate a concretizzare le strategie, che comprendono, oltre a progetti infrastrutturali (fra i quali prioritari sono il completamento della TAV Milano-Venezia e della Superstrada Pedemontana Veneta), anche interventi e programmi di manutenzione del patrimonio infrastrutturale regionale. Sul piatto 11,8 miliardi per le opere ferroviarie, 6,4 per lo sviluppo della rete stradale, 413 milioni di investimenti su porti e interporti, 564 per gli aeroporti. Forte spinta anche alla piena attuazione del progetto del “Biglietto Unico” e ad un rinnovamento, con 600 milioni di investimenti, del parco rotabile ferroviario per superare le criticità del trasporto su ferro.
Sul tema dell’attenzione all’ambiente si parla di arrivare, al 2030, ad una riduzione della produzione di polveri sottili dell’80% e delle emissioni di anidride carbonica e gas serra del 30%.
«La parola d’ordine – ha spiegato Zaia – è sostenibilità, pensando a come cambierà nel prossimo decennio il modo di muoversi di persone e merci: il mondo digitale soppianterà la visione analogica che noi abbiamo dei trasporti e questa trasformazione nel Piano c’è, puntando sempre più a una regione ‘green’, al trasporto pubblico, alla cosiddetta ‘cura del ferro’. Un Piano che vale oltre venti miliardi di euro, dei quali poco meno di 13 sono già disponibili, un Piano che tiene in considerazione gli effetti nel sistema della mobilità della prima industria del territorio che è il turismo, un Piano che guarda avanti anche valutando i nuovi grandi eventi che si svolgeranno nel Veneto come le Olimpiadi del 2026».
Il piano, che è stato elaborato contemplando gli scenari dei prossimi 10 anni, è il risultato di «riunioni fiume, tutti gli stakeholder hanno potuto dire la loro», assicura De Berti. Ora è previsto un ulteriore spazio per eventuali osservazioni e tra circa due mesi il documento arriverà al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.