Canapa, passa la legge regionale all'unanimità: 350 mila euro alla filiera
Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto il 31 luglio la legge regionale sulla canapa. Frutto di un percorsi bipartisan che ha visto il progetto di legge 325 “Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa (Canapa Sativa L.)” illustrato in aula dal consigliere regionale Nazzareno Gerolimetto (Zaia Presidente) con correlatore il vicepresidente della Terza commissione consiliare Graziano Azzalin (Partito Democratico).
La legge prevede che a Regione del Veneto potrà sostenere e promuovere la coltivazione e la filiera agroindustriale ed agroalimentare della canapa e riconoscerne il ruolo strategico nella bonifica e nel contrasto al dissesto idrogeologico, nella fitodepurazione dei siti inquinati, nella bioedilizia e nella bioenergia. La legge mette in chiaro che le tipologie di canapa di cui si tratta nel progetti di legge non rientrano nell’ambito di applicazione del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti.
Per questi scopi vengono stanziati 350 mila euro in tre anni. Per gli oneri correnti è prevista una dotazione finanziaria di 30 mila euro per l’esercizio 2019, 70 mila per l’esercizio 2020 e 100 mila per l’esercizio 2021. Per gli oneri in conto capitale, invece, sono previsti 75 mila euro per l’esercizio 2020 e la medesima cifra per l’esercizio 2021.
In particolare, la Regione potrà promuovere l’attività di sperimentazione e di ricerca funzionali all’espansione della coltura della canapa in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica, l’adeguamento delle strutture e delle dotazioni degli operatori del settore, la formazione e l’informazione di coloro che operano nella filiera della canapa, e contribuisce, ad esempio, alla realizzazione di progetti sperimentali, di campi dimostrativi, di progetti specifici di formazione e informazione, di meccanizzazione delle varie fasi di lavorazione della canapa.
I soggetti beneficiari saranno gli imprenditori agricoli, le cooperative agricole, le aggregazioni di imprese, gli enti pubblici e gli organismi di aggregazione accreditati dalla Regione.
Photo by davide ragusa on Unsplash