Via della seta, i cinesi di Tianjin in visita al porto di Venezia

Si infittiscono i contatti lungo la trama della futura “via della seta” tra Cina e Adriatico. Una delegazione del porto cinese di Tianjin ha fatto visita al porto di Venezia, tre anni dopo un accordo siglato nel luglio 2016, prima con un sopralluogo tecnico a Vecon, terminal contenitori del Gruppo Psa, e poi con un incontro istituzionale nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale.

A guidare la delegazione Chu Bin, presidente del più grande scalo della Cina del Nord, visitato dal Presidente Xi Jinping il 17 gennaio scorso, occasione in cui dichiarò che in pochi anni avrebbe fatto di Tianjin “il primo della classe al mondo”. Chu Bin e Musolino avevano entrambi partecipato, la settimana scorsa, al quinto Forum di cooperazione internazionale dei porti lungo la Via della Seta tenutosi a Ningbo.

«Siamo impegnati quotidianamente nel tessere relazioni che possano sfociare in accordi commerciali con l’Oriente nel contesto della nuova Via della Seta marittima e che consentano di creare valore e occupazione nel nostro territorio in una relazione paritaria con i partner cinesi – spiega il presidente dell’autorità portuale Pino Musolino –. Agli occhi degli operatori internazionali Venezia è uno snodo merci fondamentale per accedere velocemente ai ricchi mercati europei e per intercettare i prodotti ad altissimo valore aggiunto dell’industria manifatturiera italiana. È nostra intenzione potenziare al massimo lo scalo commerciale-industriale di Porto Marghera in sinergia con Chioggia per cogliere proattivamente tutte le opportunità che emergeranno dal dispiegamento della strategia cinese della BRI».

Lo scalo portuale di Tianjin movimenta container per 16 milioni di Teu all’anno e i suoi traffici merci ammontano complessivamente a 446 milioni di tonnellate. Nell’area portuale di 129 chilometri quadrati si movimentano cargo di ogni tipologia e sta decollando anche il settore crocieristico. Trattandosi dello scalo di riferimento di un’area di utenza che copre il 52% del Paese e il 30% della popolazione, l’interesse cinese verso Venezia è quello di potersi relazionare al meglio con il suo bacino di influenza, ossia il Nordest d’Italia e l’Europa centrale considerate aree pregiate per la qualità dei prodotti dell’industria manifatturiera. Ad accompagnare la delegazione c’era anche Johnson Cheng, presidente della Evegreen Shipping Agency-Italy.

L’incontro si è concluso con l’invito da parte della delegazione cinese a visitare il porto di Tianjin per poter condividere buone pratiche e progetti di sviluppo e, soprattutto, per avviare la concreta applicazione del Memorandum siglato tra i due porti nel 2016 che prevede «il mutuo impegno nell’incremento dei traffici e nel miglioramento delle performance dei porti partner».

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