FuturaSun, il fotovoltaico veneto conquista la Cina
FuturaSun, azienda italiana leader nella produzione di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, amplia la sua capacità manifatturiera con una nuova fabbrica a Taizhou: 4 linee altamente automatizzate con una capacità produttiva annua di 500 MW. Punto di forza: le nuove stringatrici Silk progettate in Italia, doppio output in metà spazio. FuturaSun consolida la supply chain e apre un nuovo stabilimento a Taizhou con l’obiettivo di sfidare direttamente in terra cinese i colossi del settore fotovoltaico. Adottando soluzioni italiane di particolare qualità tecnologica ed efficienza energetica, l’azienda veneta mette in campo la propria innovativa strategia basata sul binomio Italia-Cina.
Il nuovo stabilimento di FuturaSun si sviluppa su un’area di 20.000 m2, allestita con 4 linee altamente automatizzate, che garantiscono una capacità produttiva di 500 MW/anno. Il progetto imprenditoriale prevede a breve l’espansione della capacità produttiva ad 1 GW. Cuore della produzione sono le nuove stringatrici Silk, progettate in Italia dal team FuturaSun in collaborazione con uno spin-off dell’Università di Padova. Peculiarità del nuovo sistema di stringatura brevettato sono l’innovativo sistema di saldatura, l’elevata automazione, la massima precisione, la velocità di produzione doppia in metà spazio e i consumi energetici limitatissimi. Consente inoltre ampia flessibilità operativa per la lavorazione di celle da 5 a 12 busbar ed è adattabile per le future applicazioni “busbar-less”.
Il nuovo stabilimento di FuturaSun è situato nel distretto industriale di Taizhou nella provincia del Jiangsu, poco a nord di Shanghai e a 200 km dall’altro sito produttivo di Maanshan. Molte sono le aziende del settore fotovoltaico qui insediate, da quelle produttrici di componentistica, ai noti colossi produttori di pannelli. L’apertura evidenzia i nuovi indirizzi dell’azienda che mira ad espandere la sua produzione in località strategiche specializzate nel fotovoltaico dove la filiera è matura e competitiva. FuturaSun è l’unica realtà europea che da tempo è riuscita a farsi spazio nello spietato mercato manifatturiero della fabbrica del mondo. È inoltre la prima e unica azienda italiana che produce anche per il mercato locale. E questo grazie al radicamento in Cina del giovane imprenditore italiano, Alessandro Barin, che da 20 anni si divide tra i due paesi. Il CEO di FuturaSun ha saputo coniugare l’esperienza e la conoscenza del distretto fotovoltaico veneto con le incredibili opportunità di sviluppo economico del gigante cinese.
Il mix è del tutto innovativo: non la solita azienda italiana che delocalizza la produzione conto terzi, ma una italianissima produzione in Cina, proprio dove si concentrano gli investimenti mondiali in termini di sviluppo industriale nelle nuove tecnologie. Dichiara l’Amministratore Alessandro Barin, 39 anni: «Nelle dinamiche mondiali tra Europa e Cina e nel nostro settore gli esempi di investimenti di successo per la produzione di moduli sono rare. L’apertura della nuova fabbrica dimostra ancora una volta che FuturaSun è un’azienda Europea che sa mantenere il proprio business e crescere operando in una dinamica bi-culturale». E le soddisfazioni non mancano. Il giovane e dinamico team FuturaSun con sede a Cittadella in provincia di Padova ha portato l’azienda ad una crescita esponenziale: i primi sei mesi dell’anno 2019 hanno visto un aumento del fatturato del 70%.